Reputation Manager ha creato un metodo di misurazione scientifico per il calcolo del rischio reputazionale, per definirne il valore, il suo andamento nel tempo e per prevedere possibili evoluzioni fuori controllo.
IDENTIFICAZIONE DELLE AREE DI RISCHIO PER L’AZIENDA
Il rischio reputazionale è spesso mappato nel risk management quale rischio a sé. In realtà, ogni area dell’azienda è soggetta all’occorrere di eventi potenzialmente dannosi per la reputazione: un danno d’immagine legato ad uno specifico ambito può successivamente propagarsi al Brand o alla Corporate. Parliamo quindi di “Reputational Risk Areas”: ciascuna area aziendale ha una propria solidità reputazionale (ground) che offre un contributo additivo o sottrattivo alla reputazione complessiva dell’azienda.
Più è solido il ground reputazionale, maggiore sarà la capacità dell’azienda di contrastare l’impatto di eventi negativi sopravvenuti. La fragilità del ground reputazionale espone l’azienda, anche in presenza di un singolo evento, a un danno rilevante.
MISURAZIONE DELL’IMPATTO DEL SINGOLO CONTENUTO
Ciascun contenuto online afferente il brand o l’azienda ha un impatto reputazionale misurabile.La forza di tale contributo non dipende solo dalla sua polarità (positiva o negativa), ma dalla visibilità attuale e futura, dalla persistenza, dall’audience potenziale, dall’efficacia che la sua struttura è in grado di esercitare su chi lo intercetta: un’immagine o un video hanno un maggior impatto rispetto ad un semplice testo. Non solo.
La pertinenza e l’autorevolezza del contesto in cui si colloca giocano un ruolo determinante, così come il coinvolgimento emotivo che trasmette, e la sensibilità diffusa verso la tematica specifica.
Infine, non tutti i temi hanno ugual peso per le aziende: se la cyber security risulta centrale per un e-commerce, per un’azienda di design in espansione sui mercati internazionali potrebbe risultare di primaria importanza il piano di sviluppo industriale e la vision del suo leader.
MONITORARE IL WEB PER INTERCETTARE I SEGNALI DI UNA POSSIBILE CRISI
Misurare con criteri e parametri oggettivi la reputazione online di un brand è un’esigenza strategica, che oggi è possibile grazie ad un salto concettuale evolutivo: Reputation Manager ha creato ‘R’, l’Unità di Misura Reputazionale Assoluta.
La misurazione di “R” ha un fondamento scientifico (12 parametri), ed è costituita dal censimento quotidiano dei contenuti riferibili al brand, analizzati in base alla effettiva importanza: come nelle analisi finanziarie, è rappresentata da un grafico candlestick che evidenzia intensità, trend, picchi, flessi.
Grazie a questo tipo di analisi è possibile intercettare tempestivamente i segnali deboli di una possibile crisi che potrebbe investire il brand, delineare con esattezza gli elementi di maggior criticità e pianificare prima dell’evento lesivo una strategia di gestione della crisi.