English

Chi Siamo

Servizi

Executive Reputation

Consulenza

Strumenti

News

Contatti

English

Area Giornalisti

Social Top Manager: a inizio 2023 il 75% ha un profilo, ma il 28% è inattivo

Il social più utilizzato è LinkedIn (54%), poi Twitter (28%) e Instagram (18%). Ma il 28% dei profili è inattivo

I social sono sempre più centrali nella comunicazione dei top manager. È quanto emerge dall’aggiornamento di gennaio 2023 dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager, che monitora oltre 150 profili di executive attivi in Italia.

Tra i principali risultati dell’analisi:

  • Nel corso dell’ultimo anno, il numero di top manager presenti sui social è aumentato, ma è cresciuto anche quello dei profili inattivi da più di un anno (28%, + 2 punti percentuali). Una nota positiva è rappresentata dalla diminuzione degli executive che si limitano a reagire ai contenuti altrui (il 22% dei manager attivi contro il 32% registrato a gennaio 2022).
  • LinkedIn è il social più utilizzato (54%), seguito da Twitter (28%). Instagram ancora non ha ‘preso il volo’ tra i top manager (18%).
  • LinkedIn continua a crescere. La Top20 dei manager più seguiti su LinkedIn è cresciuta a un tasso medio del 21,6% nell’ultimo quadrimestre (settembre 2022-gennaio 2023). I profili più seguiti: Stephan Wilkelmann di Lamborghini, Luca de Meo di Renault e Nerio Alessandri di Technogym. Tra i profili della Top20 che sono cresciuti di più: Remo Ruffini (+55%), Alessandro Benetton (+51%) e Andrea Orcel (+48%).
  • La maggior parte dei manager in esame utilizza LinkedIn per la condivisione di contenuti legati alle rispettive aziende che guidano, mentre Twitter permette talvolta di condividere opinioni personali su argomenti più variegati: ne è un esempio Lapo Elkann, tra i pochi manager in crescita sulla piattaforma (184 mila follower). Instagram è spesso utilizzato con un approccio più personale, soprattutto dai protagonisti della moda: Remo Ruffini in crescita dell’11%.

La reputazione duale: brand e top manager

Anche nel nostro Paese, il ruolo dei top manager sta crescendo – spiega il fondatore e CEO di Reputation Manager Andrea Barchiesi -. Nel 2022 la loro rilevanza mediatica è cresciuta. Basta un dato: nell’ultimo anno 2022, i principali 150 executive del nostro Paese sono stati menzionati in Rete 252 mila volte. Nel 2021, i contenuti online erano stati 152 mila, mentre l’anno precedente – quello caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 – il totale si era fermato a 115 mila. Un ritmo di crescita importante: +32% tra il 2020 e il 2021 e +66% negli ultimi dodici mesi. Sintomo della rilevanza anche politica che i top manager hanno assunto nel nostro Paese. Agli executive moderni è richiesto un compito in prima persona, molto più attivo rispetto al passato e su più fronti, da quello aziendale a quello sociale.

La comunicazione è un asset vero e proprio e la reputazione è duale. Vi sono due poli, il brand e il CEO che opera da ambassador. Al giorno d’oggi, la comunicazione di un’azienda, tramite un suo manager, governa la percezione pubblica dell’azienda stessa

I dati del 2022 mettono in luce questo nuovo ruolo sociale dei top manager – continua Barchiesi -. Quasi un contenuto su due (46%) è infatti riferito alla sfera della Leadership: in un contesto di crisi, il Paese ha guardato a loro in cerca di una guida. Segnale di come i leader d’azienda siano sempre più integrati nel dibattito pubblico, non solo in quello economico. Soprattutto in momenti di crisi in cui gli altri punti di riferimento vacillano.

Il tema ESG si conferma uno degli asset portanti della comunicazione dei top manager. Fare impresa, anche in Italia, significa così prestare attenzione sia al benessere interno che a quello esterno, cercando di avere un impatto positivo anche sulla società che ci circonda. Non a caso, sempre più top manager si fanno portavoce di valori e desideri di cura del Pianeta e delle persone, soprattutto su LinkedIn.

Valgono il 19% del totale le Performance aziendali. Una dimensione che oscilla a seconda del periodo dell’anno, incontrando i propri picchi di attenzione in prossimità della pubblicazione delle trimestrali. Residuale il racconto della storia personale degli executive (4%): un asset che pochi riescono a sfruttare generando effetti positivi”.

Crescono i manager che pubblicano contenuti originali

L’osservatorio Social Top Manager monitora il comportamento degli executive sui principali social (LinkedIn, Twitter e Instagram) e ha sviluppato un modello a piramide a 10 livelli per spiegare la comunicazione social dei top manager. Tra i dati che incidono sull’inserimento nelle diverse categorie, i temi trattati, la frequenza di pubblicazione, il numero di follower e le interazioni generate con la propria attività di comunicazione. 

A gennaio 2023, i manager assenti dai social (Asocial) rappresentano il 25% degli oltre 150 manager presi in esame, in lieve calo rispetto a un anno fa. Aumentano, però, gli Inactive, ossia gli executive che, pur essendo formalmente presenti sui social con almeno un profilo personale, non risultano attivi da più di un anno. È inattivo, in particolare, il 28% dei profili social (rispetto al 26% di gennaio 2022).

Il 64% dei manager analizzati risulta attivo su almeno una piattaforma social e, mentre a settembre lo stile comunicativo più comune risultava essere quello del Brand Ambassador, ossia uno stile che predilige una comunicazione orientata ai successi e allo sviluppo dell’azienda per cui il manager lavora, oggi questo definisce il 22% dei top manager attivi sui social (una riduzione di 8 punti percentuali rispetto a un anno fa), superato dagli Interactive, che rappresentano invece il 30%. Una categoria, quest’ultima, costituita da manager capaci di suscitare interesse e reazioni consistenti e che ha subìto una grande espansione nell’ultimo anno (+19 punti).

Al di sopra dei Brand Ambassador, nella classificazione elaborata da Reputation Manager, ci sono i Market Ambassador, ossia executive la cui influenza valica i confini aziendali, in quanto rilevanti anche all’interno del loro mercato di appartenenza. Oggi, questa categoria rappresenta l’11% dei manager attivi sui social.

Il 3% degli executive attivi in Italia rientra nella categoria dei Country ambassador, rappresentando l’Italia nel mondo in diversi contesti internazionali, mentre il ‘titolo’ di World leader (1%) può essere attribuito esclusivamente a soggetti che rappresentano un punto di riferimento per la società nel suo complesso.

Gli Editor (11%) sono la prima categoria nell’ordine evolutivo espresso nella piramide che include utenti attivi nella pubblicazione di contenuti originali. Al di sotto di questo step, dunque, si posizionano quei manager che, seppur attivi, si limitano a reagire ai contenuti altrui. In particolare, i Reactive (13%) sono coloro che mettono like e commentano i post pubblicati da altri utenti, mentre gli Sharer (9%) aggiungono a questa attività quella di condivisione. Le due categorie rappresentano oggi il 22% del totale, rispetto al 32% registrato a gennaio 2022.

Per accedere al report completo, clicca qui.