La Ue lancia la Carta dei diritti digitali a tutela degli utenti. Nel tentativo ancora una volta di regolamentare lo spazio digitale e proporre uno standard anche a livello internazionale, la Commissione europea ha presentato ieri una proposta di Dichiarazione sui diritti e i principi in campo digitale. Il testo stabilisce che il mondo digitale deve avere al suo centro la persona; che la tecnologia deve “unire e non dividere”; che l’ambiente online deve essere “equo”; e che le persone devono essere protette dai “contenuti illegali e dannosi”. I cittadini devono avere il controllo dei propri dati in un contesto digitale che deve garantire sicurezza ai più giovani come ai più anziani. I dispositivi digitali devono infine “favorire la sostenibilità ambientale”.
Dazn, Netflix e Sky: 500mila gli utenti con accessi illegali. Dieci euro al mese per un unico “abbonamento illegale” con i contenuti delle principiali piattaforme di streaming pay come Sky, Dazn e Netflix. Era il prezzo del servizio offerto da CyberGroup, struttura con base operativa a Napoli smantellata dai militari del nucleo di polizia economicofinanziaria della Guardia di finanza di Milano, sotto il coordinamento della Procura del capoluogo. Al servizio accedevano oltre 500mila clienti in tutta Italia, ora a rischio di pesanti sanzioni.
Il Parlamento Ue ha approvato la bozza del Digital Services Act, il disegno di legge Ue che impone alle grandi piattaforme online una maggiore responsabilità sul controllo dei contenuti e tra le altre cose più opzioni agli utenti per negare il consenso alla pubblicità mirata. La palla passa ai Governi europei nel frattempo Google si è portata avanti e ieri ha presentato un nuovo sistema, chiamato Topics, che intende tracciare gli utenti sul browser Chrome di Google in modo più rispettoso della privacy. In pratica il sistema assegnerà agli utenti tracciati una serie di categorie pubblicitarie, come viaggi o fitness, in base ai siti che visitano. Quando la persona visita un sito con annunci, tre di questi argomenti verranno condivisi con gli inserzionisti, consentendo loro di mostrare un annuncio pertinente.
Meta abbandona Diem. La società – scrive Il Sole 24 Ore – starebbe infatti cercando una via d’uscita onorevole per il suo progetto di criptovaluta, ormai ridimensionato rispetto ai piani iniziali. Di fronte all’abbandono della gran parte dei partner iniziali e agli ostacoli regolamentari posti dalla Fed anche all’ipotesi di una stablecoin come Diem, Mark Zuckerberg sarebbe ormai sul punto di abbandonare quel progetto che poco più di due anni fa aveva fatto sobbalzare l’intero mondo della finanza globale, una valuta, per di più cripto, emessa da un privato. Stando a quanto rivelato da Bloomberg, la Diem Association, che ha preso il posto della vecchia Libra, starebbe valutando la vendita degli asset sviluppati nel progetto per poter restituire almeno in parte i fondi agli investitori che avevano creduto nel progetto.
Spotify vuole accelerare, anche in Italia, sull’advertising legato ai podcast. Da oggi la Penisola si aggiunge a Uk e Germania – e lo fa contemporaneamente a Francia e Spagna – ai Paesi europei che adottano una specifica soluzione adv con inserzione pubblicitaria all’interno degli stessi podcast. Si chiama “Streaming Ad Insertion” la soluzione e riguarda i podcast originali ed esclusivi della tech company.
Sposarsi nel metaverso. Lo sposo, di 24 anni, è un ricercatore associato dell’Indian Institute of Technology di Madras, appassionato di blockchain e criptovalute. La sposa, più giovane di un anno, è una sviluppatrice di software. Si diranno “sì” online il 6 febbraio in un’ambientazione a tema Harry Potter, scrive oggi il Corriere della Sera. Saranno la prima coppia indiana che convola nel metaverso, un ambiente virtuale 3D dove i partecipanti possono interagire tra loro utilizzando avatar animati, come in un videogioco.
Atleti olimpici spiati da Pechino? Agli atleti olimpici del Team USA in partenza per le Olimpiadi invernali di Pechino è stato raccomandato di utilizzare telefoni “usa e getta”. La raccomandazione nasce a fronte dei rischi per la sicurezza informatica e la sorveglianza, ha riferito il Wall Street Journal. Secondo quanto riferito, il Comitato olimpico e paralimpico Usa ha notificato al Team USA che “ogni dispositivo, comunicazione, transazione e attività online potrebbe essere monitorata” dalle autorità cinesi.
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