Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Cyber-Crif sugli attacchi informatici contro persone e imprese, nella prima metà del 2023, sono aumentati in modo significativo i furti di dati personali degli utenti su internet.
In particolare nel dark web, la parte nascosta della rete accessibile solo tramite browser anonimi, vengono scambiati sempre più spesso dati rubati come indirizzi email, password, username, indirizzi postali e numeri di telefono.
I dati dell’ultimo semestre
Rispetto al secondo semestre del 2022, nei primi sei mesi di quest’anno gli avvisi di violazione dati inviati agli utenti sono cresciuti quasi del 18%. I dati trafugati provengono nel 90% dei casi da account personali degli utenti e solo per il 9% da account business.
L’Italia è uno dei paesi più colpiti dal fenomeno dei furti di dati personali online, al quinto posto nel mondo. Oltre il 40% degli utenti italiani ha ricevuto almeno un alert di violazione nel primo semestre 2023. I dati più diffusi sul web pubblico sono codici fiscali, email e numeri di telefono.
L’obiettivo dei cyber-criminali e come difendersi
I criminali utilizzano i dati rubati per entrare negli account delle vittime e accedere a servizi di intrattenimento (oltre il 35% delle volte), e-commerce, social media e servizi finanziari, causando danni economici.
Per difendersi dai furti online, gli esperti consigliano di fare attenzione a email e messaggi sospetti, non cliccare su link e non rispondere fornendo dati personali. Aziende e pubbliche amministrazioni, in particolare, dovrebbero sviluppare sistemi di protezione e informare i dipendenti sui rischi.
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