Il Garante per la protezione dei dati personali (il cosiddetto Garante della Privacy) ha pubblicato il bilancio della sua attività nei primi sei mesi del 2023. L’analisi mostra che i settori più colpiti da sanzioni sono stati il lavoro e la sanità. Tuttavia, sommando anche ammonimenti e prescrizioni, il primato spetta al mondo del giornalismo.
Le violazioni più ricorrenti
La maggior parte dei provvedimenti ha riguardato la violazione delle norme sui dati sensibili e il mancato rispetto di consenso e obblighi di informativa verso gli interessati. Tra i soggetti sanzionati spiccano datori di lavoro, operatori sanitari, giornalisti, operatori del web e della pubblicità.
L’attività del Garante mostra dunque che persistono lacune nella conoscenza e applicazione della normativa privacy, soprattutto per quanto riguarda i diritti fondamentali degli interessati. Sarà necessario un maggiore sforzo formativo e di adeguamento da parte di molti settori.