Rebranding per l’ex Ilva. Si battezza oggi il nuovo marchio della principale industria siderurgica italiana, di cui anche lo Stato è socio per il 38%. Il nome “Acciaierie d’Italia” informa una nota è stato selezionato da una rosa di oltre cento opzioni diverse e tende a sottolineare il prodotto e profondo legame con il Paese dei tre siti produttivi.
Open Fiber, slitta l’ok al fondo Macquarie. Non sono chiari i motivi – scrive Il Sole 24 Ore – ma l’ok al fondo infrastrutturale candidato a rilevare il 49% della società della fibra è rinviato al massimo all’inizio della settimana prossima. Il responso, tuttavia, appare scontato.
I servizi segreti senza James Bond sono sui social. Dopo più di un secolo di operazioni segrete, l’agenzia antiterrorismo MI5 debutta sui social, segno dell’arrivo di “un’era di maggiore apertura e trasparenza”. Rispetto alla CIA, che su Twitter è seguita da 3,2 milioni di persone, l’MI5 si affaccia ai social in ritardo, ma, come direbbe 007, mai dire mai.
La guerra a Facebook finisce in una trattativa. Il Consiglio di Stato ha dato ragione all’Antitrust, in via definitiva, sulle sanzioni erogate nel 2018 alla multinazionale americana per non aver adeguatamente informato i propri iscritti dell’uso che avrebbero fatto dei propri dati caricati quotidianamente sulle pagine del social network. Dati che vengono utilizzati dalla società per piazzare pubblicità o impacchettati e rivenduti a terzi violando le norme sulla privacy.
Hacker usano Telegram per distribuire virus, 130 attacchi. È l’allarme lanciato dai ricercatori di Check Point Software Technologies, gli aggressori hanno continuato in questo periodo a diffondere malware negli allegati e-mail, con conseguente controllo del file, perdite di dati e installazioni di ransomware ai destinatari. Gli attacchi degli ultimi mesi – spiegano i ricercatori – hanno usato un trojan ad accesso remoto (rat) soprannominato ToxicEye, “fornisce il pieno controllo remoto del sistema e comunica con il server dell’hacker per sottrarre dati”.
