Per Amazon e Apple multa antitrust da 200 milioni. Secondo l’Antitrust le restrizioni hanno dato vita a condotte discriminatorie. Il Gta (Global Tenents Agreement) fra Amazon e Apple prevede, come riporta testualmente il provvedimento dell’Antitrust, che “Apple identificherà per ogni località geografica alcuni rivenditori Apple ufficiali che potranno vendere prodotti Apple nei marketplace di Amazon individuati in numero minimo pari a 2 reseller per ogni prodotto Apple. Qualsiasi modifica della lista di rivenditori autorizzati a vendere su Amazon.it è soggetta al consenso scritto di Apple, tenendo conto dell’allocazione dei prodotti fatta a tali reseller, i territori di vendita e altri termini rilevanti”. Sono state queste restrizioni all’accesso del marketplace Amazon.it – denunciate inizialmente da Digitech all’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli con segnalazione del febbraio 2019 – a far scattare sanzioni per complessivi 200 milioni da parte dell’Antitrust italiana ad Amazon e Apple. Nel dettaglio un colpo da 68,7 milioni di euro per Amazon e da 134,5 milioni invece per Apple. Il tutto per aver messo in atto restrizioni che, a parere dell’Autorità, hanno dato vita a condotte discriminatorie.
Zoom rallenta la crescita e il titolo cade a Wall Street. Il titolo di Zoom lascia sul terreno il 18% a circa 199 dollari e frana al Nasdaq. La società, che ha registrato una trimestrale migliore delle attese, ha avvertito che ci sarà un rallentamento della crescita dei ricavi: l’annuncio ha portato alcune società di analisi a tagliare il suo price target. Zoom è stata tra le società che più hanno beneficiato della pandemia, ottenendo per la sua app di videochiamate un successo globale: milioni di persone hanno usato Zoom nell’ultimo anno e mezzo per lavorare, studiare e socializzare, ma la sua crescita è destinata a rallentare con il ritorno a scuola e in ufficio.
Youtube in Italia vale 190 milioni di euro di pil. YouTube vale 190 milioni di euro di pil. È questo l’impatto sull’Italia della piattaforma di Google, secondo una ricerca di Oxford Economics. La società di consulenza ha preso in esame l’ecosistema di imprenditoria nato intorno a YouTube, stimando la generazione di circa 15 mila posti di lavoro. Si tratta di artisti, creativi e tecnici che collaborano alla produzione dei prodotti di intrattenimento ed educativi disponibili sulla piattaforma su cui ogni giorno sono visti video per 5 miliardi di ore in Italia.
Black Friday, incassi in salita. Nonostante le resistenze, secondo i calcoli della Confesercenti, aderiranno l’80 per cento dei negozi, con incassi possono aumentare mediamente fra il 30 ed il 40% al giorno. E così, con qualche polemica, si annunciano comunque gli sconti, che possono partire dal 20% e in alcuni casi arrivare fino al 50% o addirittura 70%; e ci si prepara a quello che tutto sommato ci si augura un assalto, che sarà in particolare per i capi d’abbigliamento o per gli oggetti di elettronica. “Siamo costretti a farlo” ammette Diego Cardelli, di Pandemonium. I dati, dicono, infatti che il 70% delle vendite avviene online, mentre solo il 30% sono quelle nei negozi.
Black Friday, in un mese +208% tentativi frode online. La stagione dei saldi è uno dei periodi dell’anno preferiti da acquirenti e rivenditori, ma anche dai criminali informatici. Sono quasi 2 milioni i tentavi di truffa online che i ricercatori di Kaspersky hanno rilevato a livello globale nell’ultimo periodo, che precede l’arrivo del Black Friday. Una crescita del 208% rispetto ad un mese fa. Dal 27 ottobre al 19 novembre, nei giorni che anticipano la settimana degli sconti, la compagnia di sicurezza informatica ha registrato 221.745 email di spam contenenti le parole “Black Friday”.
Suoni e musica in arrivo nei post Instagram. Instagram prova a svecchiare la sua funzione principale, quella della condivisione delle foto, aggiungendo suoni e musica ai post degli utenti. Un’opzione che è già attiva per le Storie e i Reels. L’aggiunta di audio ai post in bacheca è già in fase di test in alcuni paesi, come la Turchia, l’India e il Brasile. Nel menu di editing del post, insieme alla scelta del testo, localizzazione e tag delle persone, comparirà un nuovo menu “aggiungi musica”. A quel punto, si potrà scegliere tra i brani più recenti e popolari o quelli preferiti, cercandoli con la lente superiore. Proprio come con Reels, il titolo della canzone apparirà nell’intestazione del post e, al clic su di esso, si verrà indirizzati verso una pagina audio in cui visualizzare tutti i post del feed che hanno utilizzato quella particolare traccia. Rra le altre novità in fase di test su Instagram, c’è anche “Take a Break“, per limitare il tempo trascorso sull’app, e la chiusura di Threads, applicazione separata da quella principale che serviva espressamente per pubblicare in velocità le foto.
Twitter ha verificato un account falso nel governo norvegese. Il ministro delle finanze norvegese, Trygve Slagsvold Vedum, non ha mai avuto un account Twitter. Il rapporto afferma che diversi account falsi che impersonano Vedum sono emersi da quando è stato eletto in carica questo settembre, tanto che il Ministero delle finanze ha inviato un tweet il mese scorso avvertendo che il ministro delle finanze in realtà non ha un account. Il tweet tradotto recita: “Vogliamo informare che il ministro delle finanze Trygve Slagsvold Vedum non ha un account Twitter privato. Gli account che compaiono a suo nome sono quindi falsi e verranno segnalati”. A uno di questi, tuttavia, Twitter ha concesso la “spunta blu”. “Sfortunatamente, c’è stato un errore nella segnalazione che ha causato la verifica di un account falso”, ha detto a NRKbeta Anne Kristin Hjuske, capo delle comunicazioni presso l’ufficio del primo ministro. “L’account ora è stato rimosso e ci siamo assicurati che non fossero più verificati account falsi. Inoltre, stiamo attualmente rivedendo le nostre routine di segnalazione per garantire che ciò non accada di nuovo”.
