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Notizie in pillole sul digitale

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Privacy, in Europa 341 sanzioni per 307 milioni nel 2020

8 Gennaio 2021

Facebook ha preso la sua più dura misura contro Trump: lo ha messo al bando dalla sua piattaforma, bloccando gli accounts di social media, sia su Instagram oltre che su Fb, a tempo indeterminato. «I rischi di permettere al presidente di continuare a usare il nostro servizio in questo periodo sono semplicemente troppo grandi», ha dichiarato il Ceo Mark Zuckerberg. Intanto Trump è tornato con un video su Twitter in cui assicura una “ordinata transizione” al suo successore Joe Biden.

Tra i più ricchi Musk supera Bezos. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, l’elenco dei Paperoni il cui patrimonio viene aggiornato in tempo reale in base alle quotazioni di Borsa, il fondatore di Tesla e Space X è diventato l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 188,5 miliardi di dollari.

Dai Garanti europei 341 sanzioni per violazioni delle regole privacy. Nel 2020 sono state notificate ­- stando al report di Federprivacy -­ 341 sanzioni per un valore di 307 milioni di euro. Il settore più colpito dai Garanti è stato, per numero, quello delle telecomunicazioni, mentre per valore economico spiccano internet e l’e­-commerce. Il 59,2% delle sanzioni europee riguardano trattamenti illeciti, il 20,8 % misure di sicurezza, nel 9,1 % dei casi i diritti dell’interessato.

Alibaba e Tencent a rischio lista nera negli Usa. Gli Usa stanno riflettendo sull’opportunità di ampliare la blacklist delle società su cui non è consentito investire, inserendo anche le due big tech cinesi. Le due società – stando alle indiscrezioni diffuse ieri – entrerebbero nella lista nera per via dei loro presunti legami con l’apparato militare di Pechino.

Il sindacato dei lavoratori Google. Questa settimana 230 lavoratori di Google, che presto sono diventati più di 400, hanno per la prima volta formato un sindacato che accoglie assieme ingegneri, programmatori e vari dipendenti a tempo determinato dell’azienda. Il sindacato, che si chiama Alphabet Workers Union, è anche uno dei primi in assoluto all’interno dell’industria tecnologica americana, il primo in una delle sue aziende più importanti.