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Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

Amazon blocca 600 marchi cinesi: “Sono scorretti”

22 Settembre 2021

Hacker? Colpa della Regione. I troppi sistemi informatici in uso all’interno della rete degli enti del Sistema Sanitario Regionale hanno finito per favorire l’attacco degli hacker alla Regione Lazio del 30 luglio scorso. “Le analisi sin qui condotte hanno consentito di evidenziare un generalizzato difetto di coordinamento e propulsione del sistema da parte delle strutture amministrative regionali”, ha denunciato nella sua requisitoria sul rendiconto generale della Regione Lazio il procuratore Pio Silvestri. È stata rilevata “una sostanziale autarchia delle aziende sanitarie regionali nel ricorso alle forniture dei programmi informatici, all’assistenza e alla manutenzione”.

Twitter, la class action costa 809 mln. Un pagamento da 809,5 milioni di dollari per mettere fine una volta per tutte alla class action intentata dagli investitori di Twitter contro il social network dei 280 caratteri. Questa la proposta avanzata dai legali della società di San Francisco: ha ancora bisogno della controfirma del giudice distrettuale per diventare efficace, ma con ogni probabilità eviterà che si svolga il processo per il quale lunedì scorso avrebbe dovuto iniziare la selezione della giuria. Secondo i documenti depositati da Twitter presso la Securities and exchange commission, la transazione da 809,5 milioni non comporta un’ammissione di colpa.

Amazon blocca 600 marchi cinesi: “Sono scorretti”. Amazon ha bandito in modo permanente dalla piattaforma di eCommerce oltre 600 marchi cinesi per comportamento scorretto e ripetuto. Erano riusciti ad aggirare una regola che la società aveva imposto nel 2016 che vieta di creare un sistema di incentivi in cambio di recensioni positive. Amazon ha confermato il bando delle aziende cinesi al South China Morning Post, ma non ha reso nota la lista.

Politico responsabile anche dei commenti altrui su Facebook. I politici devono vigilare sulle proprie pagine Facebook e sono responsabili se permettono la diffusione di commenti di terzi che incitano all’odio o alla violenza. Va sì garantita la più ampia libertà di espressione, ma in questa non rientrano i messaggi discriminatori nei confronti di un gruppo, che hanno l’obiettivo di incitare all’odio. È la Corte europea dei diritti dell’uomo a stabilirlo con la sentenza Sanchez contro Francia depositata il 2 settembre che fornisce ai giudici nazionali e agli Stati i criteri per sanzionare chi permette la diffusione di messaggi di odio, anche senza esserne l’autore.

Instagram lancia la funzione ‘Cerca sulla mappa’. Instagram ha lanciato la funzione “Cerca sulla mappa” per aiutare gli utenti a scoprire nuovi luoghi da visitare, come ristoranti, caffè e parchi, in base alla loro posizione. L’opzione è frutto, secondo l’azienda, di come molti iscritti usavano le app, ossia come piattaforma per condividere le foto dei luoghi che visitano, così come per cercarne dei nuovi. Si potrà utilizzare sia dalla tab di navigazione sia tramite hashtag.

Samsung potrebbe produrre vaccini per Pfizer. Samsung potrebbe scendere in campo in Corea del Sud per produrre vaccini anti-Covid e dare una spinta alla campagna vaccinale nel Paese. Lo farebbe grazie alla sua divisione di biotecnologie che si chiama Samsung Biologics, è stata fondata nel 2011, con sede nella città di Songdo. Oltre alla produzione di vaccini, il colosso tecnologico è coinvolto nella lotta alla pandemia globale anche su altri fronti. Ad esempio, il mese scorso ha lanciato un modo, per gli utenti di Samsung Pay, di archiviare le credenziali dei vaccini sui propri dispositivi. La funzionalità, sviluppata insieme alla Commons Project Foundation, ha iniziato a essere distribuita a livello globale all’inizio di settembre.

Netflix fa la sua più grande acquisizione di sempre: il catalogo di Roald Dahl. Quasi tre anni dopo che Netflix ha firmato un accordo con The Roald Dahl Story Company per creare un universo di lungometraggi animati basati sui libri dell’autore, la società ha acquisito le opere a titolo definitivo. Netflix ha ufficializzato l’accordo mercoledì dopo che la notizia dell’imminente acquisizione è stata riportata per la prima volta da Bloomberg martedì. Non si sa esattamente quanto costi possedere Willy Wonka, il GGG, Matilda, ma nel 2018 The Hollywood Reporter ha citato fonti secondo cui la semplice licenza di 16 titoli del catalogo costava a Netflix più di 100 milioni di dollari. Un accordo per questo catalogo sarebbe probabilmente il più grande di Netflix.