Facebook ora punta al negozio. Facebook, dopo aver cambiato il nome in Meta, il nuovo progetto di social media e realtà virtuale, punta a creare dei negozi fisici ad hoc. Lo rivela il New York Times. Negli esercizi commerciali si venderebbero i primi occhiali da sole in realtà aumentata già realizzati e i nuovi prodotti che Meta sta per lanciare.
Il baby investigatore che ha scoperto i cacciatori di foto pedopornografiche. Un ragazzo di 14 anni nota su Instagram che in molte delle stories dei suoi amici c’è un messaggio di protesta verso una certa pagina web. Alcuni dei ragazzi che conosce, in sostanza, nelle stories invitano tutti gli altri a segnalare a Instagram la scorrettezza di quella certa pagina e a chiedere che venga chiusa. Il gestore dello spazio sotto accusa sottrae e rende pubbliche immagini sessualmente esplicite che ragazze giovanissime (in molti casi palesemente minorenni) hanno postato, appunto, nelle stories con la modalità di visualizzazione “amici più stretti”. Il ragazzo sceglie di raccontare tutto a sua madre che di professione fa l’avvocatessa. Risultato: questa faccenda è diventata un esposto-denuncia carico di indizi, ricostruzioni, screenshot, dvd pieni di materiale; il tutto approdato prima dai carabinieri e poi in Procura. I reati ipotizzati (cessione e detenzione di immagini pedopornografiche e istigazione a pratiche di pedopornografia) sono di competenza della Direzione distrettuale antimafia, in questo caso di Venezia. Quindi saranno loro a risalire a indirizzi web e identità personali di chi gestiva il primo profilo (chiuso da Instagram dopo le proteste) e quelli successivi (almeno tre), aperti uno dopo l’altro spesso con le stesse fotografie.
Pericolo valanghe. Di bufale. Secondo una ricerca condotta in piena pandemia dalla Cornell University, è emerso che il nome di Trump veniva citato in almeno 4 su 10 fake news relative all’emergenza Covid muovendo milioni di voti negli exit poll presidenziali. Un vero e proprio “attentato alla democrazia” che ha contribuito ad alimentare quel clima di odio, complottismo e paura che si è consumato nell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio scorso. Quello delle fake news non è, tuttavia, un problema limitato agli Stati Uniti. Le bufale in rete sono andate crescendo via via in tutto il mondo arrivando a minare le fondamenta dell’informazione. In assenza di fact checker in grado di valutare l’attendibilità di un evento, la rete e i mass media hanno diffuso a macchia d’olio bufale di ogni genere. L’Ue ha creato European digital media observatory, un think thank internazionale contro la disinformazione. Grazie agli 11 milioni di finanziamento combatteranno in otto paesi dell’Unione (Italia compresa) la disinformazione, studiandone l’impatto sulla società per diffondere pratiche positive nell’uso dei media digitali.
Amazon Alexa compie 3 anni in Italia, 10 miliardi di interazioni. Alexa, l’assistete vocale di Amazon, spegne oggi la sua terza candelina in Italia, la settima negli Stati Uniti. “Nei primi tre anni dall’arrivo in Italia gli utenti attivi che utilizzano Alexa sono cresciuti oltre l’80% anno su anno e nel solo 2021 si contano oltre 5 miliardi di interazioni tra gli utenti in Italia”, afferma Gianmaria Visconti, Country Manager di Amazon Alexa. In tre anni ha registrato 10 miliardi di interazioni, 450 milioni di ore di musica ascoltate, 28 milioni di chiamate. Una curiosità: oltre 7 milioni di volte, solamente nell’ultimo anno, gli utenti le hanno detto “ti voglio bene”. Tra le altre richieste gettonate ad Alexa: cosa c’è in tv, quanti giorni mancano a Natale, il santo del giorno. Sono oltre 140.000 in tutto il mondo i dispositivi per la casa intelligente compatibili con Alexa. Le funzionalità di Alexa in Italia sono frutto dell’impegno di una community di sviluppatori composta da oltre 54.000 membri.
Apple, via l’obbligo delle mascherine per i clienti Usa. Secondo quanto riferito da Bloomberg, da oggi 100 dei 270 Apple Store negli Stati Uniti non richiederanno più ai clienti di indossare una mascherina all’ingresso. La modifica si applica, tra gli altri, ai negozi in Arizona, California, Connecticut, Florida, Louisiana, New Jersey e New York mentre l’obbligo resta a Los Angeles e nella Bay Area di San Francisco. La società avrebbe informato ieri i dipendenti, con una nota in cui spiega che la decisione si basa sulla riduzione dei casi di infezione da Covid-19 e un aumento dei tassi di vaccinazione nelle zone interessate. Come molti colossi, con sedi in varie parti del mondo, Apple ha cambiato approccio verso i clienti degli store diverse volte. Nel marzo del 2020, la società ha chiuso quasi tutti i suoi negozi al dettaglio, riaprendoli gradualmente a maggio dello scorso anno e, in maniera definitiva, a marzo 2021. Molti di questi avevano già allentato le restrizioni sull’uso della mascherina, riportando l’obbligo quando i casi di Covid-19 sono aumentati.
Ecco i 10 profili su Facebook negazionisti sul clima. Dal sito Breitbart, un tempo gestito dal consigliere di Donald Trump Steve Bannon, ad alcuni media russi, ci sono dieci soggetti su Facebook che sono i più attivi a diffondere notizie false sul clima. È la disamina fatta dal Center for Counter Digital Hate (Ccdh), un ente no profit che combatte la disinformazione online che li definisce i “super inquinatori” della rete. Il risultato dello studio può essere spiegato in due cifre: è riconducibile a 10 ‘editor’ il 69% dei contenuti pubblicati sul social network che negano il cambiamento climatico.
WhatsApp potrebbe lavorare su una funzione Community. Crescono le prove che WhatsApp stia lavorando su una funzione Community. Secondo WABetaInfo, la funzione Community potrebbe dare agli amministratori di gruppo più potere sui gruppi. Ciò include, tra le altre cose, la possibilità di creare dei sottogrupp. Difficile dire come potrebbero apparire esattamente queste chat, ma WABetaInfo osserva che sembrano essere con la crittografia end-to-end.
