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Osservatori e Ricerche

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Social war, il conflitto Hamas-Israele visto dalla Rete

26 Ottobre 2023

I video su TikTok hanno raggiunto 99 miliardi di visualizzazioni nel mondo. Proselitismo, fake news, sciacallaggio gli elementi chiave della guerra raccontata sui social. Su Wikipedia pagina creata dopo solo 20 minuti dall’attacco, visualizzata 3,8 milioni di volte e modificata più di 7mila volte.

Dopo l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre, i video sul conflitto israelo-palestinese su Tik Tok hanno raggiunto più di 98,6 miliardi di visualizzazioni, secondo quanto riportato nello studio di Reputation Manager, la società di riferimento in Italia per l’analisi, la gestione e la costruzione della reputazione online di aziende, brand, istituzioni e figure di rilievo pubblico, che ha analizzato le pagine legate al conflitto e gli utenti più attivi, per mettere in luce una guerra di percezione sotterranea combattuta su più fronti, proprio come accaduto con il conflitto russo-ucraino. 

Tra le principali evidenze:  

  • Le visualizzazioni dei contenuti sulla guerra, taggati con diversi hashtag hanno raggiunto cifre esorbitanti: 35,6 miliardi per #israel, #40,5 miliardi per #palestine, 11,6 miliardi per #gaza, 5,7 miliardi per PS, 5,2 miliardi per #hamas. 
  • Si rileva un preoccupante trend di proselitismo, con alcuni account che pubblicano inquietanti parallelismi tra la situazione attuale degli israeliani e lo sterminio nazista degli ebrei  
  • Su TikTok sono presenti centinaia di ricostruzioni storiche del conflitto dalle sue origini, molte di queste contengono manipolazioni di immagini e fake news. 
  • Alcuni account postano in modo ricorsivo sempre la stessa tipologia di video, mostrando evidenti forme di sciacallaggio, ad esempio quando indugiano sulle immagini dei bambini vittime del conflitto. 
  • Su Wikipedia la pagina “2023 Israel Hamas war” è stata creata il 7 ottobre soltanto 20 minuti dopo l’attacco, e in meno di venti giorni è stata già visualizzata 3,8 milioni di volte e modificata più di 7mila volte. 

“Come avvenuto già per il conflitto russo-ucraino, siamo di fronte a una guerra di percezione che si combatte anche sui social network – spiega Andrea Barchiesi, fondatore e CEO di Reputation Manager – accanto all’informazione dei mass media, scorre un racconto parallelo, spesso sotterraneo, estremamente frammentato e incontrollato. Un teatro fatto spesso di disinformazione, di contenuti pericolosi e anche illegali, che deve essere posto sotto attentissima osservazione.” 

TikTok: teatro di proselitismo e disinformazione

Ad oggi i video sul conflitto israelo-palestinese su Tik Tok hanno raggiunto 98,6 miliardi di visualizzazioni. Si tratta di migliaia di filmati. Cosa c’è in questo enorme flusso di informazione? Lo scenario è estremamente frammentato e alcuni contenuti destano particolare preoccupazione. Il social cinese è utilizzato per rilanciare le immagini della guerra, ma non solo. I filoni di comunicazione sono molti.  

Uno estremamente inquietante riguarda la pubblicazione di una serie di filmati che propongono parallelismi tra lo sterminio nazista degli ebrei e la situazione attuale degli israeliani. Sembra esserci una regia, i filmati sono postati da utenti diversi ma hanno la stessa struttura, stessa sequenzialità di immagini, stessa musica di sottofondo.

Wikipedia: acceso terreno di scontro idelogico

Su Wikipedia sono presenti diverse pagine dedicate al conflitto israelo-palestinese, la più datata risale al 2002. Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, sono state create altre pagine. Una di queste (2023 Israel-Hamas war) è stata creata proprio il 7 ottobre alle 06.22, soltanto venti minuti dopo l’attacco. L’attività sulla pagina è altissima. Al 25 ottobre conta infatti 3.8 milioni di visualizzazioni, è stata visitata da 253.522 utenti, ha subito 7.332 modifiche ad opera di 770 autori. È sottoposta come “osservato speciale” (secondo la definizione di pagine particolarmente attenzionate sul canale) al monitoraggio di 478 utenti e riporta 65 rollback, ovvero è stata riportata 65 volte allo status precedente dopo una modifica. Sono dati che ci raccontano come la pagina stessa sia un terreno di scontro ideologico. 

Anche la pagina italianaConflitto Gaza Israele del 2023”, visualizzata 112mila volte presenta un’attività di editing piuttosto elevata, dal giorno della sua creazione l’8 ottobre alle 12.21 ha ricevuto (al 25 ottobre) 141 modifiche da 48 autori e due rollback.

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Social war, il conflitto Hamas-Israele visto dalla Rete

99 miliardi di visualizzazioni per i video TikTok sul conflitto Hamas-Israele. Proselitismo e fake news elementi chiave della social war.

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