ROMA – Il più autoreferenziale? Salvini. Berlusconi il più ottimista, mentre Grasso adotta un tipo di comunicazione più istituzionale. Renzi si vanta dei risultati, Di Maio punta alla critica degli avversari, Meloni una “pasionaria”. Uno studio di Reputation Manager, istituto italiano specializzato nell’analisi e misurazione della reputazione online di marchi e personaggi pubblici, ha monitorato nel mese di gennaio i profili Facebook e Twitter dei leader dei principali partiti e coalizioni per capire come stanno affrontando la campagna elettorale in vista del 4 marzo
I post sono stati analizzati secondo due principali categorie: la tipologia di messaggio (contenuti, appuntamenti, promozione dei candidati eccetera) e le tematiche (antagonismo, programmi, leadership, valori, risultati, slogan e sfera privata).
L’articolo completo su Repubblica.it