A ottobre solo il 5% dei top manager presenti nel nostro osservatorio ha parlato del conflitto in Medio-Oriente, un dato significativo che ci racconta quanto sia delicato il contesto geopolitico.
In testa alla classifica Top Manager Reputation arriva Claudio Descalzi (83,30), che è entrato nel tema spiegando che «l’impatto sulla produzione del gas è marginale, ma sostituire il gas russo diventa più complesso». Il ceo di Eni celebra i 70 anni del gruppo, affianca la premier Meloni nella missione per il gas in Mozambico e Congo e stringe un accordo con Dompé sulla ricerca in ambito salute.
Secondo posto per il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina (83,24) che si è distinto soprattutto sul piano dell’innovazione: la banca è la prima in Europa a utilizzare l’AI per l’analisi della regolamentazione, investe in SpaceX per i lanci spaziali e nelle start up innovative, apre a Napoli un nuovo polo di innovazione tecnologica.
Sul terzo gradino del podio troviamo Giorgio Armani (79.80), che festeggia l’Ambrogino d’oro ricevuto dalla sua Olimpia e in chiusura della Fashion Week nota come dalle passerelle stia emergendo la consapevolezza verso un modello che lui sostiene da tempo: «una moda reale e sensata senza effettacci».
L’articolo completo su L’Economia del Corriere della Sera.