Oltre tre manager su quattro sono presenti sulle piattaforme social. Lo rileva l’aggiornamento di gennaio 2024 dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager che monitora la presenza e l’attività social di oltre 180 executive attivi in Italia. A metà del mese scorso, la percentuale di top manager presenti su LinkedIn, X e Instagram è in crescita, insieme però a quella di manager inattivi (14%) e quelli che preferiscono la semplice interazione con i contenuti altrui (27%).
Gli oltre 180 top manager inclusi nell’analisi sono presenti sulle piattaforme social con più di 220 profili totali così distribuiti: LinkedIn è il social che conta il maggior numero di account (53,1%); seguono Twitter (26,3%) e Instagram (20,6%). LinkedIn domina tra gli executive attivi sui social. Il 79,7% lo utilizza come piattaforma principale. Non solo. I follower della Top20 sono cresciuti in media del 13,1% con un trend in crescita. Su Twitter, i follower dei top manager appartenenti alla top20 continuano la decrescita (un quarto di punto percentuale) e l’engagement medio generato sul social di Musk è il più basso tra i valori registrati sui social analizzati. Bene Instagram, dove il seguito dei 20 manager più seguiti è cresciuto in media del 10,5%, con un’accelerazione rispetto a quanto registrato a settembre 2023 (5,4%).
“Tra la fine del 2023 e l’inizio del nuovo anno i top manager celebrano i successi aziendali e i risultati raggiunti raccontando ai follower la propria vision strategica, gli obiettivi per il 2024 – spiega Andrea Barchiesi, Founder e CEO di Reputation Manager –. In questa fase, lo stile comunicativo tipicamente istituzionale e fattuale che caratterizza solitamente l’attività social di diversi leader aziendali lascia spazio a messaggi ispirazionali più coinvolgenti e a insegnamenti imprenditoriali: cresce infatti la percentuale di ‘market ambassador’, quei manager che si esprimono non solo sulla propria azienda, ma portano una visione più ampia che abbraccia il settore di riferimento e in alcuni casi anche l’economia del Paese. Un esercizio temporaneo che potrebbe però plasmare in modo permanente, e per il meglio, la comunicazione social di alcuni executive”.
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