La Cassazione difende il diritto di sfogo sui social: reintegrata dipendente licenziata
La Cassazione ha annullato il licenziamento: le offese sui social, se reazione emotiva a un’ingiustizia, non giustificano il licenziamento.
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La Cassazione ha annullato il licenziamento: le offese sui social, se reazione emotiva a un’ingiustizia, non giustificano il licenziamento.
Secondo la Corte di Cassazione, le molestie social non sono equiparabili a quelle telefoniche in quanto l’utente può gestirle.
600mila follower su Instagram, 500mila su Facebook e 300mila su TikTok. I numeri dell’Antico Vinaio, nota catena di schiacciate toscane.
I messaggi offensivi nei confronti di un membro del gruppo in assenza del destinatario integrano il reato di diffamazione.
Stancer, sussidiaria del gruppo che fa capo a Xavier Niel, entra nel mercato dei pagamenti con StancerPay e commissioni low cost.