Telecomunicazioni Ue: le big tech devono pagare per usare le reti
Diversi CEO delle principali società di telecomunicazioni europee chiedono che le big tech contribuiscano ai costi di gestione della rete.
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Diversi CEO delle principali società di telecomunicazioni europee chiedono che le big tech contribuiscano ai costi di gestione della rete.
Nonostante i dati allarmanti sul cyberbullismo, molti genitori dei nativi digitali continuano a sottovalutare i rischi di internet.
L’Agcom intende regolare l’attività dei “grandi influencer” sui social media, con l’obiettivo di tutelare i minori online.
Elon Musk interviene, con Starlink e in collaborazione con Unipol, a sostegno della popolazione in Emilia-Romagna colpita dall’alluvione.
Nel 1993, la prima pagina web messa online in Italia è stata ‘trasmessa’ sugli schermi dell’Università di Pisa.
Secondo Capterra, il 5% degli utenti preferisce utilizzare i social network per informarsi e il 41% usa sia i social che i motori di ricerca.
Sono migliaia i server compromessi nel mondo. Decine le realtà colpite in Italia già censite dai tecnici, un numero destinato ad aumentare.
Le aziende con l’81-100% di smart worker subiscono un danno per attacco pari a 5,5 milioni di dollari. 4,3 milioni per la fascia 61-80%.
Il nostro linguaggio è in continua evoluzione e lo sviluppo tecnologico genera nuovi termini che trasformano la comunicazione.
Nel 2022, Elon Musk ha perso 132 miliardi, Bezos 84, Zuckerberg 81, Page e Brin di Alphabet 88 in due, Bill Gates 29 e Steve Ballmer 20.
Epic Games dovrà pagare 520 milioni di dollari per aver violato la privacy dei minori e avere ingannato gli utenti con acquisti indesiderati.
Il proprietario di Twitter ha chiesto agli utenti di decidere se dovrà cedere l’incarico di CEO: “Rispetterò i risultati del sondaggio”.
Oltre 7 italiani su 10 hanno almeno un profilo attivo sui social network, un dato superiore alla media globale (53,6%).
Un terzo del tempo settimanale passato su internet (21 ore) è dedicato al lavoro, mentre 7 ore e 44 minuti allo streaming.
Solo il 17% dei civici ha una velocità di download oltre i 300 Mbps. Mentre Prato copre il 65,9% dei civici, Massa Carrara solo lo 0,003%.