UE, la transizione digitale arranca
L’Italia mostra un “potenziale inespresso”. Nonostante alcuni progressi, il Paese è in ritardo, soprattutto per le competenze ICT.
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L’Italia mostra un “potenziale inespresso”. Nonostante alcuni progressi, il Paese è in ritardo, soprattutto per le competenze ICT.
I leader di 19 aziende europee sottolineano l’importanza di investire in connettività avanzata, digitalizzazione e decarbonizzazione.
L’Unione contesta anche la mancanza di trasparenza nella gestione della pubblicità e nella condivisione dei dati con i ricercatori.
Il finanziamento, parte del programma Europa digitale, mira a potenziare la cybersicurezza e le competenze innovative in tutto il continente.
L’accusa riguarda il modello “paga o acconsenti” di Meta, che offre la scelta tra visualizzare annunci personalizzati o pagare per evitarli.
Secondo la Commissione UE, le pratiche di Apple nell’ambito del suo App Store non sono in linea con il Digital Markets Act.
Le risorse includono 74 milioni per progetti legati ai dati, 67,5 milioni per l’intelligenza artificiale e 30 per le infrastrutture cloud.
Il regolamento che prevede l’introduzione del portafoglio digitale europeo passerà ora al Consiglio Ue per l’approvazione finale.
Questa regola servirà per tracciare una chiara distinzione tra le dichiarazioni ufficiali e quelle fatte come candidato.
L’organo europeo ha recentemente stanziato 762,7 milioni di euro a sostegno della transizione digitale e della cybersecurity europee.
Il Consiglio e il Parlamento Ue hanno raggiunto un accordo provvisorio sull’AI Act. Nuove limitazioni e regole per i sistemi ad alto rischio.
La scuola più all’avanguardia in Europa si trova in Estonia. Digitale, pensiero critico ed etica gli elementi che contribuiscono al primato.
Meta sta valutando la possibilità di offrire agli utenti nell’Unione Europea una versione ad-free a pagamento di Facebook e Instagram.
Diversi CEO delle principali società di telecomunicazioni europee chiedono che le big tech contribuiscano ai costi di gestione della rete.
La Commissione Europea ha designato 6 grandi aziende tecnologiche come “gatekeeper” in base al nuovo regolamento Digital Markets Act (DMA).