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Notizie in pillole sul digitale

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Facebook, stop pubblicità accessori armi in vista del giuramento di Biden

19 Gennaio 2021

Il cyber risk scala la classifica di Allianz. Lo chiamano il «Covid­Trio»: sono i tre rischi più percepiti e temuti dalle imprese in tutto il mondo, secondo la decima edizione dell’Allianz Risk Barometer. Sul podio sale infatti lo «scoppio della pandemia», che in passato non aveva mai superato la 16esima posizione e quest’anno fa un salto fino alla seconda posizione, a livello globale, e alla terza in Italia. L’interruzione di attività è il primo a livello mondiale e il secondo in Europa e in Italia, e i rischi informatici, terzi su scala mondiale, sono al primo posto nei Paesi europei, compreso il nostro.

Facebook, stop pubblicità accessori armi in vista del giuramento di Biden. Negli Stati Uniti Facebook banna dalla piattaforma gli annunci pubblicitari di equipaggiamento militare e accessori per armi almeno fino al 22 gennaio, due giorni dopo l’insediamento di Joe Biden, e alla luce dei fatti di Capitol Hill del 6 gennaio. L’annuncio, pubblicato su un blogpost ufficiale della società, arriva dopo la richiesta di tre senatori democratici Usa.

Cortina 2021 su una app. Le gare dei Mondiali di Cortina sullo smartphone grazie alla app creata da Iquii. Oltre alle dirette si vedrà il «dietro le quinte», grazie a un accordo con Infront, e tanti altri contenuti sportivi e per i social.

Amazon annuncia l’apertura di due centri in Italia. Con due nuovi centri Amazon consolida la sua presenza in Nord Italia. La multinazionale Usa sta ultimando i lavori del centro di distribuzione di Novara e il centro di smistamento nei dintorni di Modena, operativi dal prossimo autunno. Per questi due siti l’investimento complessivo è di oltre 230 milioni di euro e nell’arco di tre anni verranno contrattualizzati circa 1.100 addetti.

Fastweb e Iliad contro Vodafone per il caso ho.Mobile. Finisce all’attenzione dell’AgCom la soluzione che la compagnia low cost di casa Vodafone ha messo in campo per tutelare i propri clienti dai rischi per il furto di dati subito a fine dicembre: il cambio, da remoto e unilaterale, del codice seriale delle Sim. Si tratta di una misura, innovativa, ma che all’atto pratico ­- denunciano Fastweb e Iliad – conterrebbe profili anticoncorrenziali, rendendo più difficile il cambio operatore.

Chili, con il bilancio 2020 arriva il primo utile netto. Ha fatto discutere la scelta, da parte del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, di affidare a Chili la realizzazione della “Netflix italiana della cultura”, che stando alle ultime indiscrezioni si chiamerà “ItsArt”.  Di ItsArt Chili sarà partner tecnologico: una decisione che ha sollevato qualche dubbio all’esterno, visto che l’azienda non ha finora chiuso un bilancio in utile. «Proprio il 2020 ­- replica il CEO Giorgio Tacchia ­in un’intervista al Sole 24 Ore – avrà un utile netto sui 2,5 milioni di euro».

I social perdono audience. Facebook a -­2,2%, Instagram e Pinterest entrambi a ­-1,8%, Twitter giù dell’1,4%: è calata la audience dei principali social network dopo l’impennata registrata durante il lockdown. È quanto emerge dai dati trimestrali elaborati fino allo scorso settembre dall’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi ieri dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom). Facebook si conferma comunque la principale piattaforma social utilizzata dagli italiani, a quota 36,1 milioni.

L’interruzione di Internet in Uganda è terminata oggi. Lo riporta la Bbc, specificando che i social media sono tuttavia ancora bloccati e accessibili solo tramite rete virtuale privata (Vpn). Internet è stato chiuso mercoledì scorso, a poche ore dall’apertura dei seggi elettorali il giorno seguente. La decisione dell’ente regolatore delle comunicazioni ugandese è arrivata dopo che Facebook ha sospeso numerosi profili dichiarati “falsi” e riconducibili a personalità del governo. Il presidente Yoweri Museveni, riconfermato alla guida dell’Uganda per il sesto mandato consecutivo, ha allora accusato Facebook di arroganza e parzialità, dicendo che nessuno avrebbe potuto decidere cosa fosse buono o cattivo nel Paese.