Il Design applicato al management aziendale
Negli ultimi anni, i concetti di design thinking e strategic design si sono trasformati da termini di tendenza utilizzati per il lancio di start-up in concetti di business integrati in più processi aziendali.
Lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia è senza dubbio la chiave per soddisfare le esigenze dei clienti. Questo vale sia in ambito B2B che in ambito B2C. Tuttavia, per sopravvivere e avere successo nel mercato odierno, le aziende devono generare prodotti e servizi che migliorino l’esperienza complessiva che viene offerta ai propri clienti.
Essere in grado di vedere il mondo attraverso gli occhi e il cuore dei propri clienti, anticipandone bisogni e sentimenti, è il cuore del design thinking: entrare in empatia con le persone per le quali si sta progettando un servizio o un prodotto.
La Figura dello Strategic Designer
Il modus operandi del designer è finalizzato alla risoluzione di problemi, siano essi di natura estetica, tipografica, legati alla produzione industriale di un componente di arredo o all’intuitività dell’interfaccia di un software. Gli strumenti e le conoscenze che permettono al designer di progettare una soluzione completa, coerente e corretta sono specifici di ogni campo specifico e si suddividono in tre diversi campi di azione: ricerca, progettazione, testing e sviluppo.
Tuttavia, ci sono ulteriori livelli di problem solving, più alti, non legati ad uno specifico settore: la strategia non appartiene a nessun campo specifico.
L’inserimento di uno strategic designer nel team e nei processi di management aziendale consente di avere una figura non legata direttamente ad un ambito specifico e senza un approccio predefinito: analizza il contesto di azione nella sua completezza grazie ai dati di dettaglio forniti dagli altri componenti del team, pianifica il proprio intervento sulla base del singolo contesto e delle comuni esigenze del team, progetta una strategia fatta di azioni, metodi e processi integrati, promuove il testing avanzato della proposta di strategia anticipando futuri imprevisti e criticità.
La figura del designer, una volta ultimato il processo di definizione strategica, supervisiona l’applicazione della strategia all’interno dei processi e dei progetti aziendali, avendo come obiettivo il mantenimento della rotta pianificata e la coerenza tra gli output aziendali: prodotti, servizi, comunicazioni, interazioni.
Il processo progettuale
Ogni azione che l’azienda compie deve essere progettata. Il processo di Strategic Design Thinking come obiettivo rispondere a questa esigenza.
Così come riportato dalla rivista Forbes, è possibile identificare quattro principi chiave che definiscono il processo di progettazione di servizi e processi immateriali:
- Andare oltre i dati quantitativi e ricercare feedback qualitativi: abbandonare l’approccio “una soluzione per tutto”, andare oltre la ricerca statistica strutturata e quantitativa, interagendone i dati con la ricerca sui destinatari de prodotto/servizio che si sta progettando. Anticiparne i bisogni, prevederne i sentimenti, superare le aspettative.
- Applicare il pensiero laterale: per raggiungere nuovi clienti e raggiungere nuove soluzioni, è fondamentale aprirsi verso l’esterno, raccogliere nuove fonti di ispirazione e trasmettere innovazione. Best practice, Business model, casi studio da ricercare non solo nel proprio mercato, ma basandosi sull’entità e la dimensione del problema da affrontare.
- Prototipare esperienze: è facile comprendere il modello di prototipazione “look and feel” per un oggetto; è molto più difficile quantificare le esperienze che non rientrano nella nostra percezione sensoriale concreta. L’applicazione della prototipazione consiste nel cercare di capire l’esperienza del prodotto/servizio attraverso la prospettiva delle persone che ne entreranno in contatto, rendendolo un’esperienza attiva, incitando domande e stimolando approfondimenti da riportare nel processo di progettazione.
- Coltiva il potere della narrazione: l’intimità è punto focale nel mondo della condivisione sociale, la via per andare oltre il rumore della comunicazione istituzionale tradizionale
Il singolo prodotto o servizio dovrebbe essere solo una parte dell’etica aziendale:
è necessario progettare un modo in cui il pubblico possa sperimentare e sentire l’insieme di valori dell’azienda. Una storia racconta (non parla) e invita (non vende) costruendo una connessione emotiva molto potente con il destinatario della comunicazione.