Amazon Air punta su Malpensa e Lipsia
Secondo quanto emerge dallo studio del Chaddick Institute for Metropolitan Development della DePaul University di Chicago, che analizza le attività di Amazon Air, nell’aeroporto di Malpensa, il numero di voli giornalieri riferibili al gruppo è passato da una media di 3,2 a marzo agli attuali 9. Anche a Lipsia si nota uno sviluppo simile: da 3,2 a 8 connessioni.
Hb2o, la legge texana che potrebbe cambiare il web
Sta per arrivare davanti alla Corte Suprema statunitense la battaglia giudiziaria scatenatasi un anno fa dopo l’approvazione in Texas del testo legislativo che impone ai big delle reti social di non filtrare i contenuti immessi in rete. Facebook, Twitter e YouTube in primis hanno fatto ricorso contro i legislatori repubblicani, i quali hanno introdotto le disposizioni convinti che i contenuti censurati online siano prevalentemente di destra.
Tim Cook a Napoli
L’ottimismo del numero uno di Apple traspare dal suo intervento napoletano all’Apple Academy di San Giovanni a Teduccio: “Penso che la tecnologia possa aiutare a risolvere alcuni dei problemi più importanti che affliggono l’umanità, dal cambiamento climatico a malattie oggi incurabili. Ma per farlo dobbiamo muoverci insieme nella stessa direzione”. Il ceo aveva fatto visita poco prima all’Università Federico II: “Viviamo un momento storico cruciale. Dalla guerra in Ucraina all’incertezza che pervade l’economia globale, ci troviamo davanti a sfide fuori dal comune. Eppure questo è anche un momento di opportunità senza precedenti, in cui la promessa e il potenziale dell’innovazione crescono più rapidamente che mai”.
Il Comune di Milano su Tinder
La pagina ufficiale YesMilano, il sito che propone il turismo milanese, è approdata sul social per incontri ‘romantici’. Tra i luoghi pubblicizzati anche il Cimitero Monumentale, che ‘promette’ ironicamente agli utenti: “Non ti ghosterò dopo il primo appuntamento”. L’idea è venuta all’assessore alle Politiche giovanili, Martina Riva, che vorrebbe, con un tono “volutamente ironico e sopra le righe, accogliere e mettere a loro agio gli studenti fuori sede e internazionali, per farli familiarizzare con la città”.
La pornografia sui social
Dopo dieci anni, il gruppo Meta è riuscito, dopo averlo sospeso per qualche settimana, a bloccare definitivamente su Instagram l’account di PornHub. Negli ultimi anni, il portale è stato oggetto di una serie di inchieste. La prima, del New York Times, risale a dicembre 2020 e ha svelato che sul sito erano presenti “video con minorenni, vittime di aggressioni sessuali e adulti ripresi senza il loro permesso”. A seguito di queste rivelazioni, anche Visa e Mastercard avevano interrotto i rapporti con il portale. Lo scorso giugno, poi, era stata pubblicata una nuova inchiesta del New Yorker, la quale ha dimostrato che la piattaforma ospitava ancora quel tipo di video nonostante avesse promesso di rimuoverli. Bufera, inoltre, sulla pedopornografia presente su Twitter. L’incapacità del social di bloccare la diffusione di questo genere di contenuti ha generato un grande problema in termini pubblicitari: grandi marchi come Dyson, Ecolab e Mazda hanno infatti sospeso le loro campagne di marketing sulla piattaforma perché le loro inserzioni pubblicitarie compaiono su pagine che diffondono materiale pedopornografico.
Google chiude Stadia
La società ha deciso di interrompere il suo servizio di cloud gaming Stadia a partire dal 18 gennaio 2023. Google rimborserà tutto l’hardware Stadia acquistato attraverso il suo store e tutti i giochi e contenuti aggiuntivi. “Mentre l’approccio di Stadia allo streaming di giochi per i consumatori è stato costruito su solide fondamenta tecnologiche, non ha guadagnato la trazione con gli utenti che ci aspettavamo, quindi abbiamo preso la difficile decisione di iniziare a chiudere il nostro servizio di streaming Stadia”, ha dichiarato il vicepresidente e general manager, Phil Harrison.
Meta, l’intelligenza artificiale trasforma il testo in video
La controllante di Facebook lancia Make-A-Video, un sistema che permette di trasformare un contenuto testuale in brevi video di alta qualità. Alla base del servizio c’è l’intelligenza artificiale generativa: “I video sono stati generati da un sistema di intelligenza artificiale creato dal nostro team di Meta – ha spiegato Mark Zuckerberg in un post – Gli dai una descrizione testuale e crea un video per te. È un progresso sorprendente, è molto più difficile generare video rispetto alle foto perché oltre a generare correttamente ogni pixel, il sistema deve anche prevedere come cambieranno nel tempo. Make-A-Video risolve questo problema. Speriamo di avere una versione beta che più persone possano provare presto”.

