La crisi di governo sul web è cominciata tre giorni prima che Mario Draghi annunciasse le proprie dimissioni ed è poi esplosa nella giornata del 14 luglio, quando ha fatto registrare oltre 57 mila conversazioni. Questo uno dei dati dell’analisi di Reputation Science, società leader in Italia nell’analisi e gestione della reputazione, che ha analizzato anche il sentiment degli utenti Twitter in merito ai protagonisti della crisi. Giuseppe Conte paga il prezzo della crisi – il 74% dei tweet a lui riferiti ha infatti sentiment negativo – mentre le negatività sul Presidente del Consiglio Mario Draghi si fermano al 39%. Un rapporto, quello tra il Movimento 5 Stelle e Twitter, messo in crisi già dalla scissione del 21 giugno.
La nascita del gruppo Insieme per il futuro – spiegano gli analisti di Reputation Science – ha infatti generato un’onda di critiche nei contronti dei tre leader del Movimento 5 Stelle, in particolare verso Luigi Di Maio, ora leader della nuova formazione (sentiment negativo al 70%).
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