English

Chi Siamo

Servizi

Executive Reputation

Consulenza

Strumenti

News

Contatti

English

Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

Mosca chiede a YouTube ripristino di Duma-TV

12 Aprile 2022

Cresce il marketing del vino

Un avvicinamento al consumatore finale segnato dai numeri: a certificarlo è il report sul marketing del vino italiano nella pandemia commissionato dal Consorzio Tutela del Gavi e condotto dallo Iulm Wine Institute di Milano. Sei cantine su dieci hanno intensificato le degustazioni online, una su dieci ha adottato la realtà aumentata brand e la condivisione di ricette con abbinamento per intrattenere i consumatori. Tra le piattaforme utilizzate per il marketing­mix spiccano Instagram (86%), Facebook (82%) e il sito web della cantina (75%). Più della metà dei consorzi ha coinvolto influencer in iniziative social, ma nel 43% dei casi ci sono state azioni legate alla promozione dell’eCommerce. Ben sei cantine su dieci hanno intensificato iniziative di degustazione online e una su dieci ha deciso di adottare la realtà aumentata. Successo plebiscitario: oltre il 94% ha giudicato positivamente le iniziative intraprese che hanno aumentato la notorietà (82%), permesso di esplorare nuove forme di comunicazione (80%) e di vendita (54%).

Musk rifiuta il board di Twitter e si preannunciano rialzi della quota

L’idea più diffusa, in queste ore, è che Musk, rifiutando un posto nel consiglio di amministrazione, voglia mantenersi libero di espandere la sua partecipazione in Twitter. Entrare nel board lo avrebbe limitato a una partecipazione massima del 14,9%. Ciò significa che avrebbe potuto acquistare azioni ordinarie per un’altra quota pari al 5,7%, e poi sarebbe stato obbligato a fermarsi. Smarcandosi dal seggio nel consiglio di amministrazione, invece, la sua scalata azionaria non ha più vincoli. Ma Musk potrebbe aver deciso di non entrare nel board anche per ragioni prettamente comunicative. Il boss di Tesla, infatti, utilizza Twitter come canale per dire ciò che pensa. E ultimamente non lesina critiche alla stessa piattaforma, lanciando anche sondaggi su come potrebbe essere migliorata. Una sua presenza all’interno del consiglio di amministrazione avrebbe potuto frenare i suoi controversi tweet sulla salute di Twitter.

Metaverso ed il diritto di veto

La carica degli attivisti continua, estendendo il raggio d’azione anche su Meta. La Us Securities and Exchange Commission (Sec) ha appoggiato la proposta del fondo attivista Arjuna Capital che chiedeva una valutazione di terze parti in merito ai potenziali danni psicologici, civili e dei diritti umani del metaverso. Adesso, quindi, Meta Platforms dovrà dimostrare se eventuali danni possono essere mitigati o accresciuti o se sono semplicemente inerenti alla tecnologia del metaverso. Ciò che emergerà dovrà passare al vaglio dei soci, considerato che tale proposta sarà inclusa nel prossimo elenco dei punti all’ordine del giorno su si voterà durante l’assemblea di bilancio, rischiando così di far tremare le fondamenta stesse della società di Menlo Park. La Sec ha detto che i soci potranno esprimersi sul tema, nonostante la contrarietà di Meta, anche se è evidente come la proposta non avrà vita facile considerando il potere di Zuckerberg che ha in mano il 58% delle azioni con diritto di voto.

No a indirizzi privati su Meta

Meta, la società madre di Facebook e Instagram, non permetterà più agli utenti di entrambe le piattaforme di condividere gli indirizzi privati degli iscritti, anche se già di dominio pubblico. È la richiesta di modifica avanzata dal Comitato per il controllo, meglio conosciuto come Oversight Board, nato a novembre del 2018; è un organismo indipendente che analizza e propone modifiche per la moderazione dei contenuti sulle piattaforme di proprietà di Meta. Prima di tale modifica, chiunque poteva postare sulle proprie bacheche i dettagli dell’abitazione, comprese le foto degli esterni, di personaggi, famosi o meno, le cui informazioni fossero già apparse altrove, ad esempio articoli di giornali e sul web. L’Oversight Board, aveva chiesto di eliminare l’eccezione, in quanto l’utente potrebbe diventare vittima di doxing (la diffusione di informazioni private), intimidazioni o stalking. Si potranno ad esempio condividere immagini che raffigurano la parte esterna di una casa se utili al contesto di una notizia. Inoltre, non vi saranno veti sulla pubblicazione di informazioni sull’abitazione di personaggi pubblici, come capi di stato e governo, a patto che non si tratti dell’indirizzo privato, ma della dimora ufficiale della carica in corso.

Mosca chiede a YouTube ripristino di Duma-TV

L’ente russo regolatore dei media, Roskomnadzor, ha chiesto a Google di sbloccare l’account YouTube del canale della camera bassa del Parlamento di Mosca, Duma-TV, e di spiegare le ragioni della sua decisione di bloccarlo.