«I live, sia su Instagram che su Facebook, sono raddoppiati in Italia e lo stesso vale anche per i messaggi, che sono cresciuti in maniera esponenziale», ha dichiarato il ceo di Instagram Adam Mosseri. «Stiamo cercando di mantenere i nostri social network dei luoghi sicuri, rimuovendo contenuti problematici o la disinformazione. Non ho dati esatti da condividere, ma stiamo lavorando con l’Organizzazione mondiale della sanità per individuare messaggi e pubblicità fuorvianti»
Il primo processo in diretta su Youtube. La giustizia britannica non si ferma neanche durante l’epidemia. Alla High Court Londra si è appena concluso il primo processo virtuale dell’era del coronavirus, che è anche stato il primo a essere trasmesso in diretta su YouTube. L’esperienza è stata un successo, nonostante la complessità del caso: un contenzioso da oltre 530 milioni di dollari che dura da anni.
“Immuni” sotto la lente del Copasir. Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica mercoledì si riunirà «per discutere alcune importanti questioni», tra cui proprio quella dell’app per il tracciamento del contagio del nuovo coronavirus. È lo stesso presidente del Copasir, Raffaele Volpi, a comunicare che il Comitato vuole «approfondire sia gli aspetti di architettura societaria, sia quanto riguarda le forme scelte dal Commissario Arcuri per l’affidamento e la conseguente gestione dell’applicazione».
IoT, un affare da “grandi”. Il mercato dell’Internet of Things (IoT) lo scorso anno ha raggiunto un valore di 6,2 miliardi di euro, con un incremento di 1,2 miliardi, pari al 24%, rispetto al 2018 (dati: Politecnico di Milano). In base all’indagine condotta dall’osservatorio, emerge che il 97% delle grandi imprese conosce le soluzioni IoT per l’industria 4.0, mentre solo il 39% delle pmi ha sentito parlare di tali soluzioni e appena il 13% ha avviato delle iniziative.
Come si informa la generazione Z? Secondo gli ultimi dati dell’osservatorio “Mutamenti sociali in attoCovid19″, il 59 per cento di chi ha meno di 22 anni legge le notizie online solo quando ha bisogno di informarsi. Uno su tre dichiara addirittura di leggerle malvolentieri, uno su cinque le trova stressanti.
Grow My Store, la piattaforma Google per supportare i retailer in Italia. La company statunitense ha infatti annunciato l’esordio del nuovo strumento gratuito a supporto delle piccole e medie imprese italiane del settore retail per migliorare la propria presenza online. Attraverso Grow My Store è possibile ricevere un report sulla qualità del proprio sito.
