Crescono gli attacchi hacker legati alla guerra in Ucraina
Sono quasi 13 mila i cyberattacchi monitorati in un anno a infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende. L’aumento degli attacchi e i tentativi di manipolare aziende ed opinione pubblica, segnalati dal Copasir nella relazione al Parlamento come strumenti di una guerra ibrida, emergono dal resoconto annuale dell’attività della Polizia postale riportata oggi dal Sole 24 Ore. C’è poi una «proliferazione di gruppi ostili» che forniscono a pagamento supporto tecnologico e strumenti pronti all’uso, secondo un modello noto come «crime as a service».
Rallenta la pubblicità di Google e Meta
Per la prima volta dal 2014 Google e Meta hanno raccolto nell’anno appena terminato meno della metà di tutta la pubblicità digitale statunitense. Colpa della concorrenza di Amazon, della cinese TikTok e delle piattaforme streaming come Netflix. Secondo le stime della società di ricerca Insider Intelligence, Google e Meta hanno raccolto un totale del 48,4% della spesa pubblicitaria digitale negli Stati Uniti nel 2022, quota che quest’anno è stimata in ulteriore calo al 44,9%. Google e Meta hanno pagato il fatto che gli utenti hanno trascorso meno tempo online rispetto ai primi tempi della pandemia.
Trump tornerà su Facebook?
Entro fine mese anche Meta prenderà una decisione sulla possibilità di riattivare gli account social di Donald Trump su Facebook e Instagram. Lo ha segnalato nei giorni scorsi il Financial Times, ricordando che inizialmente, Menlo Park aveva indicato il 7 gennaio come data termine per annunciare la sua scelta. Sulla questione la holding social ha messo al lavoro un gruppo dedicato, che comprende membri dello staff dei team di public policy, comunicazione, e quelli dedicati ai contenuti.
Su Twitter potrebbero tornare gli annunci politici
Lunedì il social ha dichiarato che ha in programma di rimuovere il divieto di pubblicizzare contenuti politici sulla piattaforma. La decisione – in netta controtendenza rispetto a quanto deciso da Meta – era arrivata nel 2019: “La diffusione dei messaggi politici dovrebbe essere guadagnata, non acquistata” aveva dichiarato Twitter. Ora, con l’arrivo di Elon Musk alla guida della società, il possibile dietro front, anche per far fronte alle continue perdite.
L’uso continuo dei social potrebbe alterare la sensibilità del cervello dei giovani
Lo suggerisce – come riporta Ansa – uno studio pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics e condotto da Eva Telzer, della University of North Carolina a Chapel Hill. Gli esperti hanno studiato per tre anni di seguito il cervello di 169 adolescenti di 12 anni, usando la risonanza magnetica. Gli esperti hanno osservato le reazioni di aree neurali associate a motivazione, gratificazione e senso di disapprovazione nei ragazzi che ricevevano un feedback da un coetaneo in una delle piattaforme social considerate. I risultati di questo studio suggeriscono che i comportamenti di controllo dei social media all’inizio dell’adolescenza potrebbero essere associati a cambiamenti nella sensibilità del cervello a gratificazione o al contrario disapprovazione.
