Ammonta a 5 miliardi di dollari la multa comminata a Facebook dalla Federal Trade Commission (FTC), authority USA per la privacy, in seguito al caso Cambridge Analytica. La sentenza passerà ora all’esame del Dipartimento di giustizia americano.
Dopo la notizia della multa, venerdì le azioni di Facebook a WallStreet hanno però chiuso con un rialzo dell’1,8%, a 204,87 dollari, sui livelli più alti degli ultimi anni.
Intanto Trump via Twitter rincara la dose contro Libra e bitcoin. Il loro valore? «È basato sul nulla»; se Facebook e altre società «vogliono diventare una banca devono ottenere l’autorizzazione ed essere soggetti a tutte le regole come le altre banche».
Entro un anno anche Amazon, Apple, Netflix e Google avranno una loro moneta virtuale. Ne sono convinti i Winklevoss, i gemelli che per anni hanno conteso la proprietà intellettuale di Facebook a Mark Zuckerberg.
Quasi 1 milione di persone erano pronte a darsi appuntamento davanti all’Area 51 per incontrare gli alieni sbarcati sessant’anni fa nel deserto del Nevada e da allora lì segregati dalla difesa americana. Potere di Facebook, delle fake news e di un abile organizzatore che hai poi dovuto precisare trattarsi di uno scherzo.
Il Financial Times ha introdotto programmi automatici per avvertire i giornalisti quando non rispettano la parità di genere e quando negli articoli il punto di vista femminile è inferiore rispetto a quello maschile. I lettori sembrano gradire e il giornale ha aumentato le copie vendute e i click al sito.
In principio fu Deep Blue vs Garry Kasparov. Oggi la sfida uomo/macchina si è postata sul tavolo verde del Texas Hold’em col medesimo risultato: il software sviluppato dai ricercatori di Facebook e Carnegie Mellon University, chiamato Pluribus, ha battuto i migliori pokeristi del mondo.
