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Notizie in pillole sul digitale

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Twitter la perfetta camera dell’eco (e dell’Ego): il 25 % degli utenti produce il 97% dei contenuti

29 Novembre 2021

Madonna, i nudi e l’ultima crociata: “Ipocrita la censura di Instagram”. Madonna mette nel mirino Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook ed Instagram, perché proprio Instagram ha censurato alcuni “selfie” per un capezzolo che fa capolino. Instagram, per abbracciare un pubblico il più possibile ampio (e i suoi preziosi dati), ha una politica molto rigida sui nudi: vengono rimossi. Anche se i capezzoli appartengono a un’artista musicale da 300 milioni di dischi venduti. “È sorprendente – ha commentato l’artista -. Viviamo in una cultura che consente dimostrare ogni centimetro del corpo di una donna, tranne il capezzolo… Il capezzolo che nutre il neonato! Il capezzolo di un uomo non può essere vissuto come erotico??!! E che dire del sedere di una donna, che non viene mai censurato da nessuna parte. Ringrazio di essere riuscita a mantenere la mia salute mentale attraverso quattro decenni di censura… sessismo… misoginia… discriminazione basata sull’età… Dio benedica l’America”.

Quest’anno la strenna natalizia è piena di truffe online. Allo stesso tempo gli analisti prevedono un aumento sostanziale di shopping online durante le festività natalizie: secondo un sondaggio Gallup, addirittura il 56% degli americani intende fare le proprie spese senza uscire di casa. Una tendenza iniziata ancor prima del Covid: nel 2017 erano già il 48%. Con una spesa media procapite in doni prevista intorno agli 886 dollari circa, il problema, però, è che aumentano sempre di più pure le truffe. Si paga, ad esempio, profumatamente per prodotti che mancano, su siti online che assicurano consegne rapide e sicure. Ma quei prodotti, potrebbero non arrivare mai. E quando lo sprovveduto cliente se ne sarà accorto, sito e numeri di telefono saranno già disattivati. La creazione di siti fraudolenti è d’altronde anche quella in gran crescita. Piattaforme che costringono a creare un account solo per rubare più facilmente informazioni riservatissime, dalla data di nascita ai numeri di carta di credito.

“Facciamo un video social”: spara all’amichetto di 5 anni per gioco, in carcere 13enne. Un bambino di cinque anni ucciso sul colpo. Un ragazzino di 13 dietro le sbarre. È finito così il gioco con le armi improvvisato in un garage, giovedì 25 novembre, la sera di Thanksgiving. Alle 22.30 la polizia di Brooklyn Park, un sobborgo residenziale di Minneapolis, riceve una chiamata d’emergenza da Florida Avenue. “Correte, c’è stata una disgrazia”. Gli agenti arrivano in una strada silenziosa, costeggiata da villette ancora immerse nell’atmosfera del giorno del Ringraziamento. Nel 2021 i minori sono stati protagonisti di 321 “sparatorie non intenzionali”, con 132 morti e 205 feriti.

Twitter la perfetta camera dell’eco (e dell’Ego): il 25 % degli utenti produce il 97% dei contenuti. Solo il 25% degli utenti di Twitter, che conta circa 211 milioni di utenti giornalieri ­- quindi molti meno degli altri social network ­- genera il 97% dei post circolanti, dunque la quasi totalità. L’analisi è stata effettuata sugli utenti americani ma, trattandosi del mercato più esteso, si può ipotizzare che la stessa dinamica si ripeta negli altri mercati. Esisterebbe dunque una ristretta cerchia di opinionisti dei 140 caratteri in grado di muovere e indirizzare il dibattito sulla piattaforma. E come se non bastasse, solo il 14% dei contenuti prodotti da questo quarto degli utenti sarebbe formato da tweet originali. Apparentemente spopola la pigrizia intellettuale: l’80% del circolante è formato per lo più da retweet (49%) o da risposte ad altri tweet (33%) ed entrambi costituiscono la maggior parte delle azioni compiute da chi usa meno Twitter, quindi dal restante 3% sul totale.

Spotify copia TikTok, video a scorrimento verticale. Uno degli elementi che ha decretato il successo di TikTok, che a fine settembre ha raggiunto 1 miliardo di utenti mensili a livello globale, è la possibilità di scorrere i contenuti della bacheca, il feed, in modalità verticale. Una tipologia di interazione che di recente ha adottato anche Netflix per suggerire al suo pubblico nuovi film e serie da guardare, in base alle preferenze. E adesso anche Spotify vuole seguire l’esempio, per invogliare gli iscritti a rimanere di più sulla piattaforma. Secondo quanto mostrato su Twitter da Chris Messina, l’inventore dell’hashtag, Spotify ha introdotto un nuovo menu, chiamato Discover, al cui clic si apre un feed da scorrere verticalmente, con i video degli artisti. Al momento, la funzione è solo per iPhone e iPad e rilasciata in via sperimentale ad una ristretta cerchia di utenti. A quanto pare, l’obiettivo è consentire a cantanti e gruppi di condividere nuovi brani e informazioni sui concerti piuttosto che permettere a tutti di postare filmati o immagini, come accade nelle storie o nei reel di Instagram.