11 miliardi per una nuova Pa. Digitalizzazione e innovazione. Uno dei tre principali assi lungo cui si snoda il Piano nazionale di ripresa e resilienza Next Generation Ue, approvato martedì notte dal consiglio dei ministri, punta a cambiare la p.a. aumentandone l’efficienza grazie a uno stanziamento complessivo di 11,45 miliardi. Fondi che andranno a finanziare progetti come un cloud nazionale, la digitalizzazione dell’Anagrafe, la dematerializzazione delle liste elettorali, il rafforzamento dell’app IO, la realizzazione di un portale del reclutamento per i concorsi pubblici.
Amazon punta a conquistare i diritti sulla Serie A. Dopo essersi assicurata parte dei match di Champions League per il prossimo triennio (le migliori 16 partite del mercoledì sera e la finale della Supercoppa Uefa), Amazon starebbe puntando alla Serie A. È Bloomberg a rilanciare l’indiscrezione sulla volontà da parte del colosso di Seattle di partecipare all’asta del massimo campionato fissata per il prossimo 26 gennaio.
Facebook, in campo i garanti nazionali per violazioni dati. Spazio anche alle Authority nazionali per contrastare l’invadenza dei social network nella gestione dei dati. Le conclusioni dell’avvocato generale della corte Ue nella causa C645/19 vanno in questa direzione escludendo che possa essere la sola Autorità capofila per la protezione dei dati (quella del paese di stabilimento della società) a potere intervenire.
Wikipedia compie vent’anni. La piattaforma di conoscenza condivisa, con i suoi 55 milioni di articoli scritti solo da volontari in 300 lingue, è diventato il tredicesimo sito più visitato del mondo. “L’unica via a lungo termine per la pace, la prosperità e la libertà è la conoscenza”, ha scritto su Twitter in occasione della ricorrenza, il fondatore Jimmy Wales, chiedendo agli utenti di continuare a sostenere il progetto “per un mondo più attento e più istruito”. L’enciclopedia aperta al contributo dei volontari è nata il 15 gennaio 2001 e si regge ancora sul modello economico della raccolta dei fondi proveniente dagli utenti di Internet.
Snapchat ha chiuso l’account di Trump in modo permanente per aver incitato alla violenza e Google ha sospeso tutti gli spot politici fra il 14 e il 21 gennaio in vista della cerimonia di insediamento di Joe Biden. Intanto il CEO di Twitter Jack Dorsey ha affidato a una serie di tweet la sua opinione in merito al ban imposto al Presidente.
Polonia, una legge per controllare le piattaforme. Sotto accusa a Bruxelles per le violazioni dello Stato di diritto – scrive oggi La Stampa – la Polonia prova a mettere i colossi della Rete al di sotto della legge. Il governo di Varsavia ha preannunciato un provvedimento che impedirà alle piattaforme web di rimuovere i post controversi o di sospendere gli account, a meno che i contenuti pubblicati non siano esplicitamente in contrasto con la legge polacca (e in quel caso gli utenti potranno fare ricorso all’autorità pubblica).
