Il caso Balocco e l’accusa di truffa aggravata ai danni di Chiara Ferragni hanno aperto un dibattito ben più ampio. La faccenda non riguarda soltanto l’imprenditrice, ma un intero sistema, quello delle influencer. Ci si è accorti di quanto, questo mondo, sia poco regolamentato e di quanto sia diventato pesante il vuoto normativo che regola in particolare l’aspetto della pubblicità e della beneficenza.
Da quando il ciclone ha investito la Ferragni, c’è una parola che ricorre spesso, quando si parla di lei: reputazione. Il danno che sta subendo, infatti, non è solo economico: oggettivamente ci sono perdite finanziarie, il suo brand ha perso credibilità, diversi partner l’hanno abbandonata e sono saltati diversi contratti. L’ultima notizia è quella che riguarda Pigna, che ha interrotto la collaborazione “per rispetto del codice etico”. Ma il danno è anche di immagine.
Fanpage.it ha chiesto ad Andrea Barchiesi di approfondire questo aspetto. Lui è stato un pioniere nel settore dell’ingegneria reputazionale. Quando nel 2004 ha fondato Reputation Manager, società che si occupa proprio della costruzione della reputazione online di aziende e brand, era un termine sconosciuto. Oggi è una professione a tutti gli effetti. Con lui abbiamo analizzato il caso Balocco-Ferragni, provando a immaginare possibili scenari futuri.
L’intervista al nostro fondatore e CEO, Andrea Barchiesi, su Fanpage.