Reputation Manager analizza un trend sempre più chiaro: oltre alle aziende, anche i top manager prendono posizione sui temi scottanti dell’attualità
L’analisi di Reputation manager sui profili Linkedin: più della metà dei manager ha preso posizione sulla guerra tra Russia e Ucraina. “L’attivismo dei manager è diventato un dato di fatto anche qui in Italia – spiega il CEO di Reputation manager Andrea Barchiesi – Con l’osservatorio Social Top Manager abbiamo analizzato la comunicazione degli executive italiani dallo scoppio del conflitto in Ucraina: un top manager su due è intervenuto in prima persona per prendere posizione nel conflitto. Per la prima volta, l’attivismo dei brand solitamente legato a dinamiche sociali, ambientali e di salute pubblica (si ricordi, ad esempio, il ruolo avuto dalle aziende private durante la pandemia Covid-19), ha abbracciato una delicata questione di politica internazionale“.
L’osservatorio Social Top Manager monitora il comportamento degli executive sui principali social (LinkedIn, Twitter e Instagram) e ha sviluppato un modello a piramide a 10 livelli per spiegare la comunicazione social dei top manager. Nell’ultimo anno cresce la presenza dei top manager sui social (+6%), ma il 26% di loro è inattivo da almeno 12 mesi. Tra gli oltre 150 profili di top manager analizzati, anche ad aprile 2022 lo stile comunicativo più adottato rimane quello del Brand Ambassador: il 31% dei top manager attivi sceglie una modalità in linea con i temi e lo stile dell’azienda a cui è a capo.
L’articolo pubblicato da Affaritaliani:
