Altri cerchi si chiudono invece tra destra e sinistra nel variegato mondo social dell’hashtag #IoStoConPutin. Secondo una ricerca di «Reputation Science», pochi account iniziali hanno alzato un’onda tra tutti coloro che credono a Lavrov quando dice che «questa non è un’invasione», ma non hanno creduto al Covid e alle bare di Bergamo, e prima ancora all’abbattimento delle Twin Towers o allo sbarco sulla Luna. Accomunati dall’odio per l’establishment, l’Europa e la democrazia, eroici combattenti per la libertà degli italiani dal green pass si battono ora per la schiavitù degli ucraini. Se vince Putin, perdono Draghi, Macron e Von Der Leyen, e tanto per loro basta. Perfino tra i deputati, ovviamente Cinquestelle, ce n’è qualcuno, come tal Lorenzoni, che non vuole Zelensky in collegamento con Montecitorio «perché l’Ucraina è un Paese schierato in guerra».
L’articolo completo su Il Corriere della Sera:
Cambia il podio della Top Manager Reputation. Primo Mazzoncini, seguito da Descalzi e Berlusconi. L'articolo…
Mazzoncini in pole per la prima volta, seguito da Descalzi e Berlusconi. L'articolo su Prima…
Mazzoncini conquista per la prima volta la vetta della Top Manager Reputation. Sul podio Descalzi…
Cambia il podio della Top Manager Reputation. Per la prima volta il pole Renato Mazzoncini.…
Francia e Italia al lavoro su norme che fissano il limite a 15 anni, mentre…
La decisione di Sinner di non partecipare alla Davis ha suscitato un grande dibattito sul…