Rassegna Stampa

Top manager sempre più social, ma c’è chi non li usa

Il report esclusivo per Affaritaliani.it di Reputation Manager, società guidata da Andrea Barchiesi, mette in luce il comportamento dei manager sui social.

La comunicazione social dei top manager sta assumendo connotati sempre più sociali. È quanto rileva l’aggiornamento di settembre 2022 dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager, che monitora oltre 150 profili di executive attivi in Italia. Ecco, dunque, i principali risultati dell’analisi.

Negli ultimi sei mesi, la presenza dei top manager sui social network è cresciuta di due punti percentuali e il numero dei profili inattivi è diminuito di sei. Dal punto di vista Highlights dell’analisi qualitativo, aumentano i manager interactive (+8%), ma lo stile più comune rimane quello del brand ambassador (25%).

Crisi energetica e sostenibilità animano l’attività dei manager su LinkedIn. Non sono mancati dunque riferimenti all’attualità e alle difficoltà del periodo che stiamo vivendo a causa del conflitto russo-ucraino e del conseguente caro energia.

Accelera la crescita media dei profili dei top manager più seguiti. In particolare, passa dal 7% al 17,6% il tasso di crescita medio su LinkedIn e anche il numero di follower su Twitter torna ad aumentare dopo un periodo di stallo: +5,7%. Instagram registra invece un più modesto +4%.

Infine, il 50% degli executive non compare ancora su Wikipedia. La percentuale dei manager assenti dall’enciclopedia online, però, cala lievemente rispetto al periodo precedente (-2%).

“I temi più discussi dai top manager sui social mettono in luce la crescente importanza del loro ruolo”, spiega il CEO di Reputation Manager, Andrea Barchiesi. “Negli ultimi sei mesi”, continua, “il 50% dei contenuti apparsi in rete, infatti, ruota attorno alla sfera della Leadership, facendo segnare una crescita del +6%. Segnale di come i leader d’azienda siano sempre più integrati nel dibattito pubblico, non solo in quello economico”.

“Soprattutto in momenti di crisi in cui gli altri punti di riferimento vacillano”, prosegue Barchiesi, “i top manager fanno sentire la propria voce anche su tematiche di attualità, sociali e politiche. Una dinamica che trova espressione su Twitter, dove i manager possono intervenire nel dibattito pubblico, e su LinkedIn, il social che nell’ultimo semestre ha fatto registrare la percentuale di crescita più alta”.

L’articolo completo su Affaritaliani:

Paolo Marinoni

Communication Specialist di Reputation Manager S.p.A. Società Benefit.

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