Facebook, Instagram, Clubhouse, ma non solo: come si sono mossi, questa estate, i giganti del mondo social? In questa rassegna di settembre, analizziamo le principali mosse dei protagonisti del web.
L’azienda ha annunciato la volontà di eliminare la funzionalità a partire dal 30 agosto, quando – gradualmente – al posto dell’ormai famoso gesto apparirà un nuovo adesivo che consentirà ai creator di inserire link all’interno delle storie. Niente più swipe verso l’alto, quindi, ma un semplice tap che permetterà agli utenti di accedere al link condiviso dall’account che ha creato la storia. La migrazione è in corso.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, presto alcuni utenti Facebook potranno effettuare chiamate vocali e videochiamate direttamente dall’app di Facebook, senza dover utilizzare Messenger. Sebbene si tratti solo di un test, la società ha affermato che la funzione “ridurrà la necessità di saltare avanti e indietro tra l’app principale e la seconda”, con un certo risparmio di tempo durante la giornata. Dietro c’è anche la visione dell’azienda di unificare tutti i servizi di chat in possesso, come anche WhatsApp e Instagram Direct, probabilmente con il rilascio di un’applicazione indipendente in futuro.
Twitter, intanto, ha annunciato l’avvio dei test su una nuova funzione che permette agli utenti di segnalare i tweet contenenti possibile disinformazione. Essi potranno segnalare la disinformazione attraverso la stessa procedura con cui si segnalano molestie o altri contenuti dannosi, attraverso il menu a tendina in alto a destra di ogni tweet. Agli utenti verrà richiesto di selezionare a quale categoria appartiene il tweet (politica, salute, elezioni), prevedendo forme di segnalazione specifica per le tematiche relative al Covid-19. Il test, per ora, è partito in Stati Uniti, Australia e Corea del Sud.
Durante questa estate, da due giganti del web sono arrivate alcune news relative alla protezione dei dati personali degli utenti e la tutela dalle offese online. Google ha messo in campo nuove funzioni sicurezza per bambini e ragazzi, sia sulla Ricerca sia su YouTube. Tra le novità, c’è il caricamento dei video proprio su YouTube, per gli utenti tra i 13 e i 17 anni, con un’impostazione predefinita su privata. E la possibilità per gli under 18 di chiedere la rimozione delle loro immagini dai risultati di Google Immagini.
Instagram invece ha lanciato nuove funzionalità per aiutare le persone a proteggersi dagli abusi sul social, dopo le offese e i messaggi razzisti circolati sulla piattaforma durante gli Europei di calcio e le Olimpiadi. Sul social arriva così la possibilità di limitare i commenti e le richieste attraverso i messaggi privati (DM) “durante i picchi di attenzione”; ma anche notifiche più severe quando le persone cercano di pubblicare commenti potenzialmente offensivi; infine il lancio a livello globale della funzione ‘Hidden words’, che permette agli utenti di filtrare le richieste abusive sempre nei messaggi privati.
Il social ha iniziato a testare nuovi strumenti per difendere la propria privacy, tra cui la possibilità di rimuovere un follower senza bloccarlo. La funzione di rimozione dei follower – come spiega The Verge – è attualmente in fase di test sul web. Secondo il tweet che rende noto il test, gli utenti saranno in grado di rimuovere i propri follower indesiderati. Basterà fare clic sul menu a tre punti accanto al nome di un follower e cliccare “Rimuovi follower” per nascondere automaticamente i tweet.
All’interno dell’app, un nuovo pulsante a forma di aeroplano di carta, molto simile all’icona di Telegram, apre le porte alle chat testuali sulla piattaforma finora resa famosa dalla conversazione solo audio. Backchannel offre sia messaggi individuali che chat di gruppo e, secondo gli sviluppatori, aggiunge maggiore versatilità al social network. Clubhouse, inoltre, ha rimosso il sistema delle liste d’attesa in vigore finora. Chiunque voleva provare le chat audio dell’app, sia su iOS che Android, doveva infatti aspettare che un altro utente lo facesse entrare, una volta che il suo nome appariva nel menu ‘waiting list’. Sedici mesi dopo il suo debutto, l’app delle conversazioni apre a tutti. Per ufficializzare il cambiamento, l’azienda ha presentato anche un nuovo logo e un sito web. Una mossa chiaramente rivolta a far crescere il numero di iscritti.
OnlyFans ha annunciato che non permetterà più la condivisione di contenuti pornografici. Salvo poi fare marcia indietro. «Per garantire la sostenibilità della nostra piattaforma e continuare a ospitare una comunità inclusiva di creatori e fan, dobbiamo evolvere le nostre linee guida sui contenuti», ha spiegato la società in una nota, sottolineando come i creatori potranno comunque pubblicare foto e video di nudo, ma «a condizione che siano coerenti con la politica della piattaforma». La decisione da parte della società sembra, da quanto spiegato nella stessa nota, frutto di una crescente pressione da parte dei partner bancari «e dei fornitori di servizi di pagamento». Pochi giorni dopo è però arrivata la rettifica: dopo aver discusso con una serie di partner finanziari, Onlyfans conferma via Twitter il suo supporto “a ogni tipo di contenuto”. Il CEO dell’azienda aveva indicato la lista dei partner recalcitranti ed è evidentemente riuscito in pochi giorni ad organizzare una rete di partner affidabili, prima che i suoi creatori e creatrici di contenuti migrassero su altre piattaforme più permissive.
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