Covid: su Facebook e Instagram rimossi 18 milioni di contenuti
Dall’inizio della pandemia Facebook e Instagram hanno rimosso più di 18 milioni di contenuti a livello globale per la violazione delle policy sulla disinformazione

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Dall’inizio della pandemia Facebook e Instagram hanno rimosso più di 18 milioni di contenuti a livello globale per la violazione delle policy sulla disinformazione
Le principali novità dal mondo dei social network e della Rete nel secondo episodio del nostro podcast.
L’Oversight board si è pronunciato circa il ban imposto all’account dell’ex presidente degli Stati Uniti a seguito dei fatti di Capitol Hill, confermandolo per 6 mesi.
Il Tycoon crea una nuova piattaforma in cui poter dire la sua, mentre Facebook decide se riammettere l’ex presidente sul social, oppure no.
Pillole sul digitale, la nostra rassegna stampa sulle evoluzioni del mondo online, da oggi diventa anche un podcast.
Il governo indiano ha ordinato a Facebook e Twitter di rimuovere alcuni contenuti che criticavano la gestione governativa della pandemia.
L’allarme lanciato dai ricercatori di Check Point Software Technologies segnala 130 attacchi nell’ultimo periodo
Secondo l’ultimo rapporto dell’organizzazione governativa Avaaz, la disinformazione sul Covid in Europa avrebbe una corsia preferenziale, almeno su Facebook
Un nuovo tool per aumentare la visibilità dei brand, la gestione delle Storie direttamente da Business Suite e adv ottimizzate
Alcune tecnologie di IA, considerate pericolosissime, saranno vietate in Europa. ma ogni azienda dovrà valutare se la propria tecnologia di IA sia ad “alto-rischio”. Il rischio è pagare fino al 4% del proprio fatturato mondiale.
Sono tre le novità principali: storia di copertina, modalità creatore di contenuti e pagina dei servizi.
Secondo i ricercatori di Cyber News, l’archivio con nomi, email, numeri di telefono, dettagli sul posto di lavoro sarebbe già in vendita sul dark web.
Payments, in versione prova, permetterebbe di pagare i creatori delle room registrando la propria carta di credito.
Il Garante della Privacy, dopo lo scandalo dei dati sottratti a Facebook, chiede un servizio che consenta agli italiani di verificare se siano stati interessati dalla violazione
Il servizio gratuiti di domanda-risposta sta per chiudere i battenti. La data fissata è il 4 maggio, ma già dal 20 aprile sarà solo il modalità lettura.