Cda Twitter fa da scudo contro Musk
Twitter si affida a Jp Morgan e Goldman Sachs per difendersi dall’offerta ostile di Elon Musk. Nell’affidarsi a Jp Morgan Twitter sceglie una banca che già in passato si è scontrata con Musk. Il Cda ha approvato una poison pill per difendersi dalla scalata di Elon Musk: il piano cerca in sostanza di isolare gli azionisti dai tentativi di Musk, che è diventato il più grande socio individuale della piattaforma, di accumulare una partecipazione esponenzialmente più grande in Twitter. “Il Piano sui diritti ridurrà la probabilità che qualsiasi entità, persona o gruppo acquisisca il controllo di Twitter attraverso l’accumulo di mercato aperto senza pagare a tutti gli azionisti un premio di controllo appropriato o senza fornire al Consiglio tempo sufficiente per formulare giudizi informati e intraprendere azioni che siano nel migliore dei modi interessi degli azionisti“, ha spiegato Twitter in un comunicato. L’amministratore delegato Parag Agrawal ha cercato di rassicurare i dipendenti. Una persona da sola non può cambiare la cultura di una società: è l’azienda che fissa la sua strategia, ha detto spiegando come Twitter non è “ostaggio” dell’offerta. E se i dipendenti di Twitter tremano, i repubblicani brindano a Musk il “liberatore dalla censura” dei liberali. “Se la mia offerta avrà successo, il compenso del consiglio sarà zero così risparmiamo 3 milioni di dollari”. Lo ha twittato Elon Musk, il patron di Tesla, in merito all’Opa su Twitter.
Accanto agli hacker russi, anche quelli cinesi
L’intelligence italiana - usando fonti della Nato - ha avvisato il governo che nei giorni scorsi gruppi di hacker “riferibili a entità statuali cinesi” avevano partecipato a un “attacco informatico” contro Kiev, insieme a operatori russi e bielorussi. Ciò conferma il coinvolgimento della Cina nel conflitto, dell’appoggio offerto da Xi Jinping all’ “operazione speciale militare” di Vladimir Putin in Ucraina. Il tentativo di Pechino di respingere la tesi “distorta e diffamante” dell’amministrazione americana e di ribadire il proprio “ruolo costruttivo” nella crisi, si scontra con le tracce lasciate dai suoi hacker nel corso di un assalto cibernetico su larga scala. Secondo il report in possesso delle autorità italiane, infatti, l’operazione ha colpito numerosi centri di Kiev. Seguendo le piste, gli esperti informatici del Patto Atlantico sono risaliti a tre diversi gruppi cinesi identificati con i nomi di “Scarab”, “Curious Gorge” e”Mustang Panda”, durante la missione si sono concentrati sui siti governativi ucraini della Difesa, delle Infrastrutture e della Finanza.
Tik Tok accusata di materiale pedopornografico
Il social network TikTok è sotto indagine delle agenzie governative americane per la gestione del materiale pedopornografico. A indagare sono il Dipartimento di giustizia e quello per la Sicurezza nazionale, che ha nel mirino un’impostazione della privacy dell’app usata dai predatori sessuali. TikTok è il “posto perfetto per i predatori per incontrare e adescare i bambini», il giudizio del Dipartimento per la Sicurezza nazionale”. Di tutta risposta TikTok ha introdotto il tasto «Non Mi Piace» contro i commenti indesiderati e molesti. La novità è stata annunciata durante la pubblicazione dell’ultimo report della piattaforma.
Saviano e le fake news
Lo scrittore ha pubblicato una foto di un bambino mutilato collegandola alla guerra attuale tra Russia e Ucraina. “Rispettare questo dolore, significa non farsi cassa di risonanza della propaganda di Mosca”. Solo che la foto è del dicembre del 2015 e rappresenta un bambino ferito da una granata.
Discovery acquisisce Warner Bros
Una mega acquisizione da 43 miliardi di dollari (tra contanti, titoli e assunzione di debiti) che ha permesso di unire sotto lo stesso cappello gli studios hollywoodiani Warner Bros, i canali Tbs e Tnt (radicati nello sport) o anche Cartoon Network, Cnn e i servizi premium Hbo e Hbo Max in arrivo da AT&T a fianco di Food Network, Hgtv, Tic, Animal Planet, Own di Oprah Winfrey o anche Eurosport in portafoglio a Discovery. Pilastro dell’intera scommessa è il contenuto originale, produzioni sia cinematografiche che televisive, scripted (tipiche di WamerMedia) e non scripted (caratteristiche di Discovery).
Generazione Z si allontana dai social
Rinomati per essere incollati ai loro smartphone, gli zoomers – i giovanissimi nati tra il 1995 e il 2010 – prendono le distanze dalle “tossiche” e “ossessive” TikTok e Instagram riguadagnando il controllo del loro tempo. Secondo un recente sondaggio commissionato dalla banca di investimento Piper Sandler, solo il 22% degli intervistati di età compresa tra i 7 e i 22 anni ha indicato Instagram come la propria app preferita, in calo rispetto al 31% nella primavera del 2020. “Quando la elimini ti rendi conto che non ne hai bisogno“, ha detto al New York Post la ventenne Gabriella Steinerman, rivelando di aver abbandonato sia Instagram che TikTok nel 2019, e raccontando che il sollievo successivo è stato quasi immediato.
Metaverso: abitato già da 350 milioni di persone
Sono 350 milioni le persone che già abitano il metaverso, 43 i mondi digitali attualmente esistenti. I giochi Fortnite e Roblox sono quelli preferiti dagli utenti. A pochi mesi dal lancio del solo concetto di metaverso da parte di Meta, è questa la mappa mondiale della nuova dimensione virtuale con cui ci confronteremo nel mondo del lavoro e in quello dell’intrattenimento nei prossimi tre-cinque anni. L’ha sviluppata l’esperto italiano di tecnologia Vincenzo Cosenza, che fa parte di un Osservatorio sul metaverso. Restituisce con cifre e analisi la situazione attuale: “Siamo ancora in una fase iniziale di sviluppo di questi mondi, ma le aziende più innovative stanno già sperimentando come relazionarsi con i consumatori in questi luoghi immersivi”, spiega all’ANSA Cosenza.
Insulti e minacce a Patrick Zaki dopo un tweet sul calcio
Il gol di Vlahovic nei minuti di recupero ha fatto arrabbiare i tifosi del Bologna. Fra loro Patrick Zaki che, subito dopo la partita con la Juventus di sabato ha scritto un tweet nel quale commentava la partita. Da allora, sulla sua bacheca, è un continuo di commenti, soprattutto di tifosi juventini, che contestano le sue parole, in alcuni casi anche con insulti e minacce, tirando in causa la sua vicenda giudiziaria in Egitto, dove rischia una condanna per reati d’opinione. La vicenda è stata denunciata da Amnesty International. Patrick Zaki stesso è tornato sulla vicenda con un lungo post accompagnato da una sua foto con la maglia del Bologna. “Mi sono trovato di fronte a decine di insulti e aggressioni – dice lo studente egiziano – fino all’odio. Non mi dispiace avere regolarmente discussioni accese con i tifosi di diverse squadre, amo il calcio e apprezzo questo tipo di divertimento. Tuttavia, quando ho scoperto che la gente sperava che io tornassi in prigione e fossi messo a tacere, mi ha davvero colpito come il discorso d’odio possa essere innescato così facilmente. Sinceramente non capisco come questa escalation sia stata così rapida e perché dopo due anni di silenzio, vengo attaccato dalle stesse persone che una volta mi sostenevano, solo perché ho detto la mia opinione sulla partita“.
