Amazon ha reclutato 200 autisti fattorini in Germania per gestire direttamente le consegne. È questo il primo tassello del progetto per diventare un corriere autonomo da operatori esterni, che inizieranno a trovarsi presto in difficoltà venendo a mancare una bella fetta del business generato dal colosso di Bezos. Ma non finisce qui, Amazon non sarà solo un corriere, ma sarà un corriere green: altro tassello del progetto è infatti l’acquisto di 100 mila veicoli elettrici, realizzati dalla società Rivian in cui Bezos ha investito 440 milioni di dollari, per perseguire l’ambizioso obiettivo emissioni zero entro il 2030, dieci anni prima della scadenza fissata dall’Accordo di Parigi sul «climate change».
Secondo uno studio del Censis gli italiani non hanno fiducia nelle aziende farmaceutiche: il 41% del campione rappresentativo riconosce il valore dei farmaci che “migliorano la salute”, mentre più del 37% esprime una valutazione negativa, legata al prevalere della dimensione del profitto che porterebbe “a indurre consumi ingiustificati di farmaci”.
Si vociferava da tempo come logica conseguenza della guerra commerciale tra USA e Cina: Huawei ha presentato a Monaco di Baviera il primo smartphone sul quale, molto probabilmente, non funzioneranno le app di Google. “Mate 30” girerà sulla versione base e gratuita di Android, per cui Huawei non ha bisogno di stringere accordi di licenza.
Il governo italiano approva le norme urgenti per la sicurezza nazionale: il Presidente del Consiglio avrà il potere di «disattivare apparati o prodotti impiegati nelle reti» nel caso in cui avvisterà “un rischio imminente” per il Paese, saranno censite le reti private di valore strategico (per chi si rifiuta multe fino a 1,2 milioni di euro) e l’Italia avrà uno scudo per proteggere le proprie infrastrutture finanziarie che finiscono nel mirino di imprese non europee, potrà quindi proteggere la Borsa italiana se la Borsa di Hong Kong volesse comprarla.
Gli utenti non distinguono i contenuti organici dalla pubblicità su internet: secondo un’indagine condotta da Ipsos per l’Advertising standards autority inglese (Asa), su un campione di 1.900 consumatori, solo il 55% del campione interpellato riconosce la natura commerciale dei post sottoposti alla loro valutazione.
La Gdf ha realizzato il maxi-sequestrato della piattaforma illegale Xstream Codes. Soddisfazione del presidente della Fieg: “una buona notizia per il Paese e per chi lavora ed investe nell’industria creativa. L’accesso a prodotti tutelati dal diritto d’autore – sottolinea – senza pagarne i relativi diritti, oltre a costituire un reato, danneggia le aziende di settore e la società tutta».