Nel primo trimestre 2023, i reati informatici (cybercrime) in Italia sono diminuiti del 44% rispetto al trimestre precedente. È quanto emerge dalla nuova edizione del “Threat intelligence report” elaborato dall’osservatorio Cybersecurity di Exprivia.
Cybercrime, le vulnerabilità
Si tratta di un dato incoraggiante, che non deve però fare abbassare la guardia. Sono infatti aumentati del 13% i dispositivi IoT (Internet of Things), ossia quelli connessi alla rete. In particolare quelli utilizzati nel settore medico (dai 673 del 2022 ai 792 rilevati nel 2023), come apparecchi radiologici, dispositivi cardiologici e microscopi smart, i quali gestiscono e rielaborano informazioni sensibili.
Ciò porta a una maggiore vulnerabilità, in quanto questi non risultano ancora protetti in modo ottimale.
Le minacce e i settori più colpiti
Nonostante un calo nel numero di attacchi, il furto dei dati rimane la principale minaccia causata dagli hacker, con il 65% della totalità dei casi rilevati.
Il settore software/hardware risulta inoltre essere il più colpito, seguito dalla pubblica amministrazione e dal settore finanziario.
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