Bandire l’accesso ai social network agli under 13 e garantire l’effettiva applicazione di tale divieto, che attualmente esiste solo sulla carta per i minori di 14 anni, ma che manca di controlli concreti.
Questo è il fulcro della proposta di legge presentata in una conferenza stampa a Montecitorio da Carlo Calenda, Matteo Richetti, Elena Bonetti, Giulia Pastorella e Mara Carfagna, parlamentari di Azione e Italia Viva.
Gli obiettivi della riforma
Le piattaforme social, si sa, nascondono insidie e rischi, soprattutto per gli utenti più giovani. L’obiettivo della proposta è dunque quello di tutelarli maggiormente, puntando al contenimento dell’ormai dilagante dipendenza da social network.
Ispirazione del disegno di legge è la normativa approvata dall’Assemblea nazionale francese il 2 marzo 2023 e prevede l’innalzamento dell’età per il consenso al trattamento dei dati per accedere ai social network, portandola da 14 a 15 anni.
I minori di 13 anni sarebbero dunque destinatari di un divieto assoluto, mentre tra i 13 e i 15 anni l’accesso sarebbe consentito solo con il consenso dei genitori.
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