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Notizie in pillole sul digitale

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Facebook, dal metaverso 10mila posti di lavoro

19 Ottobre 2021

Facebook, dal metaverso 10mila posti di lavoro. Diecimila posti di lavoro, in Europa, nei prossimi 5 anni. Li creerà Facebook, all’interno di quello che è uno dei progetti digitali più ambiziosi di sempre: il metaverso. Mark Zuckerberg è un profondo sostenitore di questa idea e sta lavorando alla sua definizione da tempo. Da qui l’investimento in Europa, che prova a riscattare così lunghi anni di pigrizia, sul fronte tech. Il metaverso di Facebook è in sostanza quello che potrebbe essere Internet in futuro. Una piattaforma, interoperabile e aperta, in grado di generare nuove esperienze virtuali interconnesse che utilizzano tecnologie come la realtà virtuale e aumentata.

Con il mercato web si deve riscrivere il diritto antitrust. In Europa si susseguono le proposte di regolazioni pro­-concorrenziali nelle finalità e complementari rispetto all’enforcement antitrust. Nel frattempo, il diritto della concorrenza europeo si interroga sulla modernità dello strumentario e delle nozioni. Da un lato, si scrivono le nuove regole che verranno applicate ai fornitori dei servizi digitali, così da presidiare l’apertura dei mercati e la correttezza dei rapporti, e da favorire il commercio online, ma anche il riuso dei dati. Dall’altro, si chiude la consultazione pubblica sulla definizione del mercato rilevante: operazione essenziale e propedeutica a qualunque valutazione antitrust.

La fiera online del Made In Italy è su Alibaba. L’appeal del Made in Italy presso i buyer internazionali non conosce crisi: secondo un rapporto SACE, anzi, già entro la fine dell’anno ci si attende un rimbalzo dell’11,3% dell’export di beni, con vendite che raggiungeranno 482 miliardi. Per aiutare le eccellenze italiane ad approfittare di questa scia, Prismi spa, azienda leader nel digital marketing, ha siglato un accordo con Alibaba.com, la più grande piattaforma di scambio online B2B del mondo, per creare all’interno del portale uno spazio internazionale, una sorta di polo fieristico online, nel quale i singoli produttori, piccoli artigiani o industrie d’eccellenza, possano mostrare i propri prodotti.

Snapchat, shopping green grazie alla realtà aumentata. La realtà aumentata potrà dare un impulso allo shopping, ma soprattutto un contributo ecosostenibile al sistema moda. Ad affermarlo è lo studio “Il futuro dello shopping” realizzato da Snapchat e condotto da Foresight factory in 12 Paesi a livello globale, compresa l’Italia. Secondo la ricerca della piattaforma social sviluppata dalla società americana Snap Inc nel 2011, in Italia la tecnologia immersiva unita al “try­ on virtuale” potrebbero evitare quasi due resi su cinque di capi d’abbigliamento acquistati online, nel dettaglio il 37%, con un risparmio medio di 272 milioni di euro. Più del 40% dei resi infatti continuano a essere legati a errori di taglia, un problema che il try­ on potrebbe risolvere. È già stimato che il prossimo anno il 24% dei consumatori italiani incrementerà l’utilizzo di questo servizio, che di fatto ti consente di provare il prodotto virtualmente.

Da ansia a problemi privacy, 50 effetti negativi dei social. Sono circa 50 gli effetti negativi legati all’utilizzo dei social media, e non tutti correlati solo alla salute mentale. A identificarli una ricerca australiana, della University of Technology Sydney, pubblicata sul Journal of Global Information Management. Per lo studio, il team di ricerca ha esaminato più di 50 articoli di ricerca pubblicati tra il 2003 e il 2018. Nel 2003, i social media erano ancora agli inizi e Facebook non sarebbe stato creato prima di un anno. Uno dei primi social network, MySpace, è stato fondato proprio in quell’anno. Gli studiosi riportano ben 46 effetti dannosi legati all’uso di siti come Facebook, Twitter e Instagram. Tra questi: ansia, depressione, molestie, incitamento al suicidio, cyberstalking, delinquenza, gelosia, sovraccarico di informazioni e mancanza di sicurezza online. Ma anche violazione della privacy, inganno, conflitto con gli altri e una maggiore propensione per l’assunzione di rischi finanziari.

Telegram raggiunge 1 miliardo di download su Android. Telegram ha confermato di aver raggiunto un traguardo storico: su Android, il servizio di chat ‘sicura’ è stato scaricato 1 miliardo di volte. WhatsApp e Facebook hanno superato la soglia nel 2016, ma Telegram lo ha fatto in un tempo relativamente più breve. Anzi, tra il 4 e il 5 ottobre, ossia durante il più recente blackout che ha colpito i server di Facebook, la piattaforma co-fondata da Pavel Durov ha beneficiato di 70 milioni di nuove installazioni, considerando anche l’App Store di Apple. “Sono orgoglioso di come il nostro team ha gestito la crescita senza precedenti perché Telegram ha continuato a funzionare perfettamente per la maggior parte delle persone. Detto questo, alcuni nelle Americhe potrebbero aver riscontrato una velocità più bassa del solito, dal momento che milioni di nuovi iscritti si sono precipitati su Telegram nello stesso momento” aveva detto Durov.