L’attacco di tipo “ramsonware” si è concluso, pare, con una richiesta di riscatto: voci di corridoio parlano di una domanda intorno a 1,8 milioni di euro e si ipotizza possa venire dall’estero: sul caso sono in corso accertamenti sia della Polizia postale sia dell’Agenzia nazionale Cybersicurezza. I medici e infermieri sono costretti a lavorare trascrivendo tutto a mano e su supporto cartaceo, con conseguenti rallentamenti e disservizi per i pazienti. «Tutti gli specialisti competenti stanno operando per tentare un ripristino dei sistemi che, tuttavia, stante l’entità, la portata e l’estensione, non ha al momento tempi definibili», hanno specificato già ieri mattina i vertici dell’azienda socio-sanitaria. L’accesso in area ostetrica è stato garantito regolarmente.
La società è crollata fino al 9,4% a Hong Kong, creando un danno di circa 26 miliardi di dollari di capitalizzazione, dopo che l’emittente statale CCTV aveva riferito che erano stati presi provvedimenti restrittivi su un individuo di nome Ma dalle autorità di Hangzhou, dove ha sede la società. Le azioni Alibaba hanno poi recuperato la maggior parte delle perdite dopo una dichiarazione della polizia di Hangzhou secondo cui il nome dell’accusato era scritto con tre caratteri cinesi e non con due come quello del “vero” Jack Ma.
Un’impresa su cinque in ambito eCommerce in Italia si trova in Lombardia, dove si concentra il 40% del fatturato dell’ecosistema a livello nazionale. Roberto Liscia, presidente di Netcomm è così che presente al Corriere quanto la Lombardia, e Milano in particolare, trainino un settore che nel 2022 supererà, in Italia, il valore di 45 miliardi di euro, con una crescita annuale del 14%. Infatti, un italiano su due acquista prodotti e servizi online. “Oltre il 46% del fatturato di questo ecosistema è concentrato nel Nord Ovest, in particolare il 40% in Lombardia: questo vuol dire che non solo qui sono presenti imprese che creano valore, ma che trascinano le imprese delle regioni vicine”.
World Password Day è una giornata mondiale creata da Intel nel 2013 con lo scopo di contribuire alla consapevolezza della sicurezza digitale. Una tematica ancora più importante in questo periodo storico, considerando tutti gli attacchi hacker a cui sono esposti aziende e utenti. Il Centro Nazionale per la Cybersecurity del Regno Unito ha rivelato che 23 milioni di persone in tutto il mondo hanno utilizzato come password la sequenza “123456”. Mentre secondo un sondaggio condotto nel Regno Unito dalla società Uswitch un utente su quattro scrive ancora la propria parola chiave su un foglio di carta. L’indagine inoltre mette in luce come il 30% delle persone utilizza il proprio anno di nascita e il 39% il nome dell’animale domestico come parte della propria password.
Facebook chiuderà la sua piattaforma di podcast a meno di un anno dal lancio. I creatori, quindi, non saranno più in grado di caricare nuovi programmi sul servizio a partire da questa settimana, mentre la sezione non sarà più accessibile dal 3 giugno.
Dalla prima connessione a inizio marzo, il servizio internet dell’azienda Starlink, fondata da Elon Musk, ha raggiunto 150.000 ucraini. Lo ha scritto su Twitter il ministro ucraino per il digitale, Fedorov, che ha messo in luce come l’intervento di Musk sia stato “un supporto fondamentale per le infrastrutture dell’Ucraina e per la ricostruzione dei territori distrutti. L’Ucraina rimarrà connessa, qualunque cosa accada“.
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