LinkedIn, il social network professionale di proprietà di Microsoft, ha comunicato la sua intenzione di procedere con 716 licenziamenti, pari al 3,5% della sua forza lavoro, a causa di una ristrutturazione delle sue operazioni.

La decisione è stata annunciata dal CEO Ryan Roslansky in una lettera ai dipendenti, in cui ha spiegato che i tagli riguarderanno i team di vendita, operativi e di supporto.

Le parole di Roslansky

Nella letterà del CEO di LinkedIn si legge:

“Mentre guidiamo LinkedIn attraverso questo panorama in rapida evoluzione, stiamo apportando modifiche alla nostra Global Business Organization (GBO) e alla nostra strategia per la Cina che comporteranno una riduzione dei ruoli per 716 dipendenti.

Tutti i nostri colleghi interessati da questo annuncio hanno dato un contributo inestimabile alla nostra azienda. Voglio riconoscere l’impatto che questa decisione ha sulla loro vita. E voglio che tutti voi sappiate che io e l’intero gruppo dirigente ci dedicheremo ad aiutare i nostri colleghi durante questa transizione e ad assicurarci che siano trattati con la cura e il rispetto che meritano“.

(Il testo completo sul sito di LinkedIn)

LinkedIn, le motivazioni dei licenziamenti

Roslansky ha dunque spiegato che l’obiettivo è rendere l’azienda più agile e reattiva alle fluttuazioni del mercato e della domanda dei clienti, soprattutto nei mercati emergenti e in crescita. Per questo motivo, LinkedIn aumenterà l’uso dei fornitori esterni, eliminerà alcuni livelli e ruoli di gestione e amplierà le responsabilità dei dipendenti rimasti.

Nella lettera, il CEO ha anche annunciato che LinkedIn chiuderà la sua app di ricerca di lavoro incentrata sulla Cina. L’azienda ha deciso di riposizionare la sua strategia nel mercato cinese, focalizzandosi sul supportare le aziende che operano in Cina nell’assumere, commercializzare e formare all’estero.

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Paolo Marinoni

Communication Specialist di Reputation Manager S.p.A. Società Benefit.

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