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Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

Lush esce dai social e cambia l’approccio alla comunicazione del marchio

26 Novembre 2021

Settimana di super sconti, il 66% della spesa viaggia online. L’85% degli italiani ha fatto o farà acquisti durante il Black Friday. Una percentuale più alta rispetto a Francia e Germania, dove l’interesse si ferma rispettivamente al 71 e al 69 per cento. Anche la spesa media è in crescita: gli italiani interessati agli acquisti spenderanno, in media, 235 euro contro i 157 del 2020. A scattare questa fotografia su base europea è un’indagine di Pwc sul “venerdì nero”.  Secondo l’indagine di Pwc, per il 41% degli italiani abbigliamento, accessori e scarpe da adulto sono la priorità di acquisto (in Francia si sale al 47 per cento). La peculiarità di questo Black Friday 2021 è che i consumatori italiani compreranno principalmente (86%) per sé stessi.

Danni all’amante scoperta nel video musicale. La Sony paga i danni alla signora ripresa in un video di Gigi d’Alessio mentre sta mano nella mano, in una romantica serata napoletana, con un signore che non è suo marito. Una relazione extraconiugale diventa così di dominio pubblico, in una zona nella quale il dvd venduto anche in abbinata con “Sorrisi e Canzoni Tv”, era andato a ruba. Nella stessa provincia in cui abitava la signora e dove le persone sono curiose. La Cassazione (sentenza 36754) presume un danno al diritto alla riservatezza e alla reputazione oltre che morale.

I truffati dell’amore online. All’ufficio della polizia postale di Cinecittà, Roma, le segnalazioni di raggiri ammantati da un’offerta amorosa salgono a circa 15 la settimana. Dall’Italia intera ci si offre fiduciosi sui social e altri “motori” di incontri sentimentali e dietro il romanticismo da tastiera si nasconde spesso la sfiducia nelle relazioni di sempre, la fretta di surrogare sentimenti che, diversamente, richiederebbero tempo, investimenti, rischio. Si chatta per non esser feriti ma, invece, si finisce truffati. “Le denunce ci arrivano da figli, nipoti, parenti. Spesso sono loro ad accorgersi di come la ricerca di un partner si sia trasformata nella scoperta di essere caduti in una truffa sentimentale. I meccanismi di autodifesa impediscono di riconoscersi come vittime, meglio credere nella “storia virtuale”, negando a sé stessi di essere entrati in un tunnel lastricato da richieste di denaro” spiega Ivano Gabrielli, direttore del Centro anticrimine informatico della polizia postale.

L’incubo social dei ragazzi. Li chiamano “challenge”, sfide. E se molte volte sono giochi inoffensivi o anche divertenti, altre volte si finisce nell’autolesionismo. Addirittura si è arrivati al suicidio perché tra i più giovani ci sono personalità fragili che ci cascano. Hanno nomi che scatenano il panico tra i genitori. La più famigerata è “Blue Whale”, Balena Blu, che prevede una serie di sfide sempre più folli e rischiose, tipo tagliarsi le vene, e che al cinquantesimo giorno prevede di camminare sul cornicione di un palazzo. La stessa piattaforma TikTok se sta preoccupando. Secondo un sondaggio tra diecimila giovani utenti, disseminati tra i vari continenti, meno della metà delle “challenge” (il 48%) sono percepite come sicure, divertenti o spensierate; al 32% è associato un certo rischio, ma sempre considerandole sicure; il 14% è stato descritto come “rischioso e pericoloso”; il 3% viene definito “molto pericoloso”. La materia, però, è delicatissima: il semplice avvertimento contro le presunte “challenge” pericolose genererà un impatto negativo sul 31% degli adolescenti. Di questi, ben il 63% ha affermato che tale impatto ha influito sulla propria salute mentale.

Blinkoo, social travel per i viaggi. C’è spazio per un nuovo social network? La sfida è difficile, ma l’app scommette sull’idea di un social travel nel quale trovare video brevi, influencer professionisti, racconti di esperienze autentiche e luoghi poco conosciuti. Per dare vita a un servizio verticale che accompagna in tutte le fasi di organizzazione di un viaggio anche grazie all’uso di intelligenza artificiale.

I segreti svelati dai bambini agli amici online. “Che bello fare nuove amicizie e a un amico si può raccontare tutto, anche se si tratta di un amico virtuale, di cui non abbiamo mai visto il volto: nessun problema, quindi, a condividere in rete con conoscenti virtuali dati sensibili, anche se i genitori hanno detto di non farlo perché potrebbe essere pericoloso”. È questa la risposta allarmante del 40% degli intervistati per un sondaggio realizzato da Educazione Digitale per il progetto Digital Security di Kaspersky, che ha coinvolto 1.833 bambini italiani tra i 5 e i 10 anni tra maggio e ottobre 2021. L’indagine voleva capire come si comporta la generazione Alpha (cioè i nati dopo il 2010) alle prese con i dispositivi tecnologici e che livello di consapevolezza hanno dei rischi connessi. Fa piacere rilevare che il 93% di loro è stato messo in guardia dai familiari e dalla scuola sui pericoli della rete, eppure non è sufficiente: restano tanti, troppi, quelli che non si farebbero problemi a comunicare l’indirizzo di casa, di scuola, il lavoro dei genitori agli amici online “perché un amico virtuale è pur sempre un amico”, spiegano convinti. Un altro 18% risponderebbe ma senza rivelare troppi particolari mentre solo il 42% ha assicurato che non rivelerebbe mai dati tanto sensibili. Ci sta che per loro il mondo digitale è quello che conoscono meglio. Anzi, non sanno che cosa sia un mondo senza internet ed entro i10anni il 55% possiede già un device personale.

Lush esce dai social e cambia l’approccio alla comunicazione del marchio. Da domani la catena di cosmetica specializzata in prodotti naturali uscirà da Facebook, Instagram, Snapchat e Tik Tok fino a quando queste piattaforme non saranno in grado di mettere in atto misure volte a offrire un ambiente più sicuro ai propri utenti. Questa nuova policy sarà in vigore in tutti i 48 paesi in cui Lush opera. In particolare, tutti gli account social del marchio verranno disattivati in tutto il mondo.

Chat personalizzate, WhatsApp lancia gli sticker fai da te. Novità per WhatsApp, che ha appena lanciato la possibilità di creare adesivi personalizzati all’interno delle chat. L’app di messaggistica di proprietà Meta, casa madre presentata da Zuckerberg per inglobare tutti i progetti di Facebook e controllate, ha rilasciato la funzione per la versione web di WhatsApp, accessibile da qualsiasi browser per computer. Gli sticker, pur non essendo un’esclusiva di un particolare servizio di messaggi, hanno permesso a piattaforme concorrenti, come Telegram, di crescere in popolarità. Finora, WhatsApp consentiva di allegare adesivi in chat realizzati da applicazioni di terze parti, mentre con la mossa odierna la volontà è quella di accentrare maggiormente l’utilizzo da parte degli iscritti di un solo ecosistema. L’aggiunta di sticker personalizzati, per ora solo dal web, è accessibile aprendo la sezione relativa all’invio di un adesivo e poi cliccando sul pulsante “crea”.