Un giovane impiegato informatico di 24 anni è stato arrestato per aver violato i sistemi informatici del Ministero della Giustizia e di altre importanti società come Tim e Telespazio. Il ragazzo, originario di Gela, ma residente a Roma, ha sottratto dati sensibili sulla criminalità organizzata usando cinque identità fittizie.
L’indagine, coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e dalla Procura di Napoli, ha richiesto metodi investigativi non convenzionali. Per non essere intercettati, gli inquirenti hanno evitato l’uso di sistemi digitali nelle loro comunicazioni, tornando alla documentazione cartacea. L’arresto è avvenuto mentre il sospettato era “con le mani sulla tastiera”, permettendo così l’accesso ai suoi server attivi.
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