Notizie in pillole sul digitale

La Russia ha giudicato Facebook e Instagram colpevoli di “attività estremiste”

Dopo il blocco Facebook e Instagram vengono dichiarate estremiste

Un tribunale di Mosca ha giudicato Facebook e Instagram e la loro relativa società, Meta Platforms Inc, colpevoli di “attività estremiste”. Decisione che non si applica a WhatsApp, parte dello stesso gruppo. La Corte distrettuale di Tverskoj ha così accolto la richiesta della Procura, che aveva accusato le piattaforme di social media di aver ignorato le richieste del Governo russo di rimuovere quelle che vengono descritte come “fake news” sull’azione militare russa in Ucraina, incitando inoltre i russi a protestare. Meta non ha rilasciato commenti ma l’avvocato del gruppo americano, Victoria Shagina, ha negato in tribunale che Meta compia attività estremiste, mentre si oppone alle manifestazioni di russofobia. Non è ancora noto se Meta ricorrerà in appello.

Hackerato da Anonymous VKontakte, il Facebook dei russi

Il gruppo di hacker e attivisti di Anonymous ha violato il social network VKontakte, considerato il Facebook della Russia. L’intento è stato quello di inviare agli utenti messaggi automatici contenenti informazioni su ciò che sta accadendo in Ucraina, compreso il numero di morti tra civili e militari, sia dell’esercito di Kiev che di quello di Mosca. L’account ufficiale Anonymous Operations su Twitter ha confermato la notizia, ripresa anche dal sito TechCrunch, pubblicando altri messaggi inviati agli iscritti di VKontakte. Stando al portale nazionale Kyiv Independent, Anonymous avrebbe violato anche i profili degli utenti di VKontakte, anticipando che tutti i sostenitori di Putin verranno individuati e “puniti”.

Michael Chobanian, fondatore della piattaforma di criptovalute

Michael Chobanian, fondatore della piattaforma di criptovalute Kuna, con sede in Ucraina, ha accusato la concorrente Binance di collaborare con Mosca. Quest’ultima ha negato qualsiasi coinvolgimento con Putin, rilanciando un sito web di raccolta fondi per la resistenza. “Il problema non è solo che Binance continua a lavorare da entrambe le parti, ma anche che ha mostrato cooperazione con il governo russo prima della guerra e, per quanto ne so, continua a farlo” sono le parole rilasciate da Chobanian durante un’intervista al portale specializzato CoinDesk TV. Il fondatore ha inoltre gettato dubbi su una donazione pro Ucraina di 10 milioni di dollari promessa da Binance nei giorni scorsi, mai arrivata sui portafogli digitali di Kiev.

Russia: no agli scienziati nelle conferenze internazionali

Gli scienziati russi non parteciperanno alle conferenze internazionali quest’anno, ha affermato il Ministero della Scienza e dell’Istruzione superiore della Federazione Russa tramite il suo canale Telegram. La decisione arriva quando l’invasione russa dell’Ucraina ha messo a dura prova le relazioni tra gli scienziati russi e la comunità di ricerca internazionale. Due settimane fa, il governo russo ha deciso di interrompere la valutazione della ricerca scientifica qualora fosse stata pubblicata su riviste indicizzate Web of Science e Scopus.

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