A San Valentino, crescono le truffe romantiche, i cosiddetti “romance scams”. Numerosi utenti del web vengono infatti raggirati da persone interessate a sottrarre le loro informazioni personali e non solo.

Quali sono le persone più a rischio? Come possiamo difenderci?

Le vittime

Secondo i dati diffusi dalla Polizia postale, nel 2021, l’età media delle vittime di questo genere di truffe si aggirava intorno ai 50 anni. Spesso, i malintenzionati prendevano di mira persone di mezza età, soprattutto quelle appena uscite da relazioni finite male. Donne e uomini circuiti da utenti – talvolta da vere e proprie organizzazioni criminali – che li ingannavano attraverso l’invio di fotografie osé e messaggi studiati per la manipolazione psicologica.

Nel 2022, però, l’età media delle vittime si è abbassata e gli obiettivi dei truffatori romantici sono diventati ancora più ambiziosi. Oggi, infatti, queste operazioni fungono da strumenti di accesso alle informazioni personali (o anche ai segreti aziendali). Talvolta, i giovanissimi vengono infatti utilizzati come esche per sottrarre i dati dei loro genitori, soprattutto quando questi ricoprono ruoli apicali in aziende importanti.

I numeri

Sempre secondo i dati pubblicati dalla Polizia postale, il fenomeno dei romance scams è esploso nel 2021, anno in cui si è registrato un incremento del 118% rispetto all’anno precendente.

Nel 2022, il trend è proseguito, seppur in misura ridotta. Nella prima metà dell’anno (gennaio-luglio), infatti, si è registrata un’espansione pari al 39% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Come difendersi?

I truffatori sono molto abili nel circuire i loro target, ma ci sono azioni che possiamo adottare al fine di ridurre le loro probabilità di successo.

  • In generale, si consiglia di ricercare sempre il nome della persona con cui entriamo in contatto su un comune motore di ricerca.
  • Inoltre, è possibile verificare l’origine delle fotografie ricevute effettuando una ricerca tramite l’immagine su Google.
  • I social media non sono esattamente lo specchio della realtà, ma controllare la presenza sui social del nostro interlocutore potrebbe talvolta risparmiarci spiacevoli sorprese.
  • Diffidare di persone che ci inviano messaggi utilizzando un italiano innaturale, soprattutto se sostengono di essere italiane.
  • La continua richiesta di denaro dovrebbe far scattare un campanello d’allarme. Evitare quindi di pagare qualsiasi somma di denaro.
  • Non divulgare informazioni personali prima di aver verificato la reale identità dell’interlocutore.

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Paolo Marinoni

Communication Specialist di Reputation Manager S.p.A. Società Benefit.

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