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Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

Spesa digitale: in aumento il ‘click & collect’

28 Giugno 2022

Preoccupano i data center energivori

Alphabet (Google) e Meta (Facebook) hanno in programma grandi progetti per l’apertura di nuovi data center in Europa, ma la crisi climatica e la guerra in Ucraina ne stanno mettendo in dubbio la fattibilità. Di recente, inoltre, cinque Paesi Ue (Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio, Germania e Danimarca) si sono uniti per proporre misure più rigorose verso i colossi tech, al fine di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

Il futuro dell’occhialeria con gli smart glasses Meta-Essilux

La prospettiva di sviluppo degli occhiali intelligenti, dopo il lancio a settembre dei nuovi Ray-Ban Stories (in grado di fare foto e video fino a 30 secondi, di ascoltare musica e rispondere al telefono), frutto di una collaborazione tra Facebook ed Essilux, è quella riferita al metaverso e alla realtà aumentata in genere, anche attraverso l’evoluzione delle lenti digitali e delle montature, che potrebbero portare gli utenti a interagire a 360° nel mondo virtuale.

Liliana Segre e Chiara Ferragni insieme al Memoriale della Shoah

La senatrice a vita ha invitato l’influencer italiana – dal seguito su Instagram di circa 27 milioni di follower – a visitare con lei lo spazio di memoria intorno al noto binario della Stazione Centrale di Milano. Una collaborazione che non ti aspetti, ma che lancia un messaggio chiaro anche a livello politico. Nelle parole di Segre: “Serve legiferare per fermare i crimini d’odio che online trovano terreno fertile, ma i social possono essere usati anche per messaggi diversi, volti al bene. Incluso quello di non dimenticare”.

Spesa digitale e vicino a casa: il fenomeno in aumento del ‘click & collect’

Complice anche la pandemia, il 60% delle persone ha cambiato radicalmente le sue preferenze negli acquisti, sia per quanto riguarda le modalità (sempre più digitali) sia in relazione ai brand acquistati. “Se l’inflazione perdurasse, i clienti sarebbero sempre più costretti a optare per formule discount o per le private label, le marche della distribuzione: più convenienti, ma di qualità assodata”, dichiara inoltre Sandro Castaldo, direttore del Channel Retail Lab dell’Università Bocconi. In Italia, la penetrazione di questi prodotti è attualmente del 20%, ma, in Nord Europa, raggiunge il 40% (in Svizzera il 50%).

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