È del 100% il tax credit per i manifesti pubblicitari

Questa novità è stata introdotta dal decreto Sostegni bis (Dl 73/2021) per favorire la ripresa del mercato della pubblicità, messo in difficoltà dall’emergenza sanitaria. Lo ha comunicato l’agenzia delle Entrate con un provvedimento pubblicato ieri. Ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta a cui ha diritto tramite il proprio cassetto fiscale. Il credito potrà essere utilizzato in compensazione con il modello F24.

Odio social contro Fedez

“Quanto male ha augurato a chi, non volendosi far vaccinare, cercava di tutelare la sua salute? Non merita la mia compassione”, “chissene frega” e ancora “è un problema suo”. Questi alcuni dei commenti dopo la dichiarazione di Fedez. Il ragazzo ha infatti annunciato sui social di avere una malattia che lo costringerà ad un lungo percorso. A tanti follower, spesso, purtroppo, corrispondono anche tanti hater, come in questo caso. E Fedez, per le sue dichiarazioni contro i novax, sembra non meritare compassione e solidarietà.

Bot contro le fake news

I primi ingranaggi della macchina della credibilità sono già nati in laboratorio. Sono i «bot verificatori», algoritmi capaci di compiere analisi comparative, ma anche semantiche su Internet, specializzati nello scovare e intercettare le falce news. Ci stanno lavorando scienziati di tutto il mondo, ma in prima fila ci sono i ricercatori italiani. Imt, la scuola universitaria Alti studi di Lucca in collaborazione con il Cnr, ha dato vita a Toffee (Tool for fighting fakes), un progetto per monitorare l’affidabilità e la credibilità delle informazioni in Rete. Spesso queste notizie sono pubblicate non da persone, ma da software, i social bot bugiardi, che diffondono false notizie distorcendo la realtà. I social bot rappresentano dal 9% al 15% del totale degli utenti attivi su Tweet e sono particolarmente attivi nella diffusione di contenuti a bassa credibilità.

Rapporto di Trend Micro Research: oltre 60 milioni di malware contro l’Italia

L’Italia nel 2021 è stato il quarto Paese al mondo e il primo in Europa più colpito dai malware, nell’anno precedente era settima nella classifica mondiale. Sono i dati del rapporto ‘Navigating new frontiers’ di Trend Micro Research. Nel mondo, la società ha registrato un incremento del 42% delle minacce rispetto al 2020. Circa 70 miliardi sono arrivate via mail. Riguardo l’Italia, il numero totale di malware intercettati nel 2021 è stato di oltre 60 milioni (62.371.693), nel 2020 erano stati oltre 22 milioni; 6.861 gli attacchi ricevuti dal nostro paese. Le minacce via e-mail che hanno colpito il nostro paese sono state 336.431.403, i siti maligni ospitati in Italia e bloccati sono stati 269.383; mentre il numero di app maligne scaricate è stato di 51.103, infine i malware unici di online banking intercettati sono stati 3.478 Anche riguardo i ransomware, quei virus che bloccano i dispositivi e viene chiesto un riscatto alle vittime per sbloccarli, l’Italia è quarta in Europa e dodicesima a livello mondiale.

Telegram bandito in Brasile

La Corte suprema del Brasile ha dato 24 ore di tempo a Telegram per adeguarsi alle richieste del giudice Alexandre de Moraes per evitare il blocco totale del servizio in tutto il Paese. L’ultimatum è arrivato dopo che il servizio di messaggistica criptato ha rifiutato di adeguarsi a precedenti ordinanze dei giorni scorsi e di rimuovere post considerati come “disinformazione”. L’app di messaggistica è stata bloccata in Brasile il 18 marzo su richiesta della polizia federale, che indaga su un’inchiesta televisiva che evidenziava come Telegram venisse utilizzato per diffondere incitamenti all’odio, traffico di droga, commercio di denaro falso, propaganda nazista e compravendita di certificati di vaccinazione. Secondo il ministro Alexandre de Moraes, Telegram ha adempiuto solo parzialmente agli ordini della Corte. La società si è scusata spiegando di aver ricevuto soltanto una parte delle ordinanze del giudice.

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