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Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

WhatsApp si aggiorna con l’anteprima dei messaggi audio

17 Dicembre 2021

Difendersi dal fenomeno “carding”. Con “carding” si intende l’utilizzo di codici di carte di credito sottratti fraudolentemente ai legittimi detentori (più ancora che ai proprietari, a società nei sistemi informativi delle quali i codici sono detenuti per regolare il processo di pagamento). Con l’operazione denominata “Carding action”, condotta dalla sezione Financial Cybercrime della Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana in collaborazione con le autorità del Regno Unito, nonché con le strutture di Europol, Jcat­Ec3 (Joint cybercrime action taskforce del Centro europeo per la criminalità informatica) ed Eurojust, nei giorni scorsi è stato fermato un traffico di oltre 200 mila codici di carte di credito esposti sul dark web. L’operazione ha permesso altresì di bloccare tempestivamente 49.176 carte compromesse prima che venissero utilizzate in modo fraudolento, evitando così una perdita stimata di circa 16 milioni di euro.

Terrorgram: minacce NoVax su Telegram. Sono le 18,04 e il cellulare trilla con un nuovo messaggio su Telegram. È il gruppo dei Freie Sachsen, i Liberi sassoni, che ha postato un appello in tedesco, l’ennesimo della giornata, che suona come una chiamata alle armi per combattere “questa guerra contro la libertà”. Nell’arco di una sola ora, l’invito a ribellarsi che stavolta è sotto forma di breve video di pochi secondi, con musica thriller, scrittura gotica e pugni chiusi, guadagna 25 mila visualizzazioni. Si mescolano concetti democratici e libertari, strumentalizzati per mezzo di slogan populisti, con palesi deliri. Tutto con la stessa finalità: incitare alla rivoluzione, a una pseudo resistenza verso un “nemico” non ben precisato. Polizia e ricercatori sull’estremismo tedesco hanno già ribattezzato il social di messaggistica libera “Terrorgram”, e il nuovo governo federale a Berlino non sa più come muoversi per limitare un fenomeno, quello delle chat che diffondono odio, che dilaga a macchia d’olio.

«Il prodotto editoriale va retribuito ogni volta che viene caricato sul web e sfruttato a fini pubblicitari dagli operatori dei servizi di informazione». Per parte sua il governo farà in modo che ciò avvenga quanto prima. Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Giuseppe Moles, lasciando intendere che le maglie su questo fronte non sono ancora strette a sufficienza. Il sottosegretario ha poi invitato la platea a non considerare il digitale come un nemico. «Può e deve essere considerato un’opportunità», ha spiegato Moles, «per me il digitale non è il male assoluto, ma uno strumento, ed è il tipo di uso che si fa di questo strumento che può comportare effetti positivi o negativi. Se ben utilizzato, infatti, il digitale è in grado di aprire un ventaglio di possibilità per tutti».

L’eco­-ansia e la rabbia dei più giovani. La minaccia del cambiamento climatico e l’ansia per il futuro del pianeta non sono patologie vere. Eppure, stanno provocando angoscia e inquietudine nelle persone. Quella che è stata definita “eco­ansia” non risparmia nemmeno i più giovani. Il climate change incide negativamente sul benessere mentale di bambini e adolescenti, che sentono continuamente parlare di effetti devastanti per l’innalzamento delle temperature e di un futuro a rischio.

Dalle “balle coloniali” alle fake news. Il 64,37% degli italiani non sa distinguere un sito di fake news da una pagina di Facebook, l’83% non sa riconoscere un profilo fake di Twitter. Il 60,78% confonde il sito di fake proposto con un sito di informazione. E i risultati si vedono: dopo quasi due anni di Covid, gli italiani che credono al racconto del virus creato in laboratorio sono aumentati dal 19,36% al 26,48%, mentre quelli che ritengono utile un tracciamento sono diminuiti dal 56,81% al 40,6%. Sono i dati proposti da uno studio realizzato dal laboratorio Unisob MediaLab dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Mentre le “balle coloniali”, a ogni conquista la propria bugia, sono riuscite non solo a stravolgere allora la narrazione di ciò che realmente avveniva, ma hanno ancora effetto oggi nella memoria collettiva di un fenomeno che è stato fascista e non solo, perché si può dire che abbia avuto inizio nel 1882 e fine quando la bandiera italiana è stata ammainata per l’ultima volta a Mogadiscio, il primo luglio 1960.

La moda italiana sceglie Tiktok per il marketing. Sulla piattaforma di intrattenimento. Fra le tante aziende che utilizzano Tiktok per il marketing, la fashion industry è quella che sta seguendo di più il fenomeno, con l’hashtag #fashion comparso 98,3 miliardi di volte sulla piattaforma. Non a caso, alla presentazione di TikTok business a Milano, fra i più citati case study di marketing c’erano due della moda italiana. La #Pradabucketchallenge di Prada ha guadagnato oltre 7 miliardi di visualizzazioni sull’app, con la partecipazione, fra gli altri, di importanti creator come come Avani, Brent Rivera, Bella Poarch, Just Maiko.

‘Merry Christmas’, all’asta il primo sms della storia. Va all’asta come Nft, cioè un certificato digitale, il primo sms della storia. Fu trasmesso da Vodafone il 3 dicembre del 1992, attraverso la rete dell’azienda, e ricevuto da Richard Jarvis, dipendente della compagnia, durante una festa di Natale. Conteneva solo 14 lettere: “Merry Christmas”. Ora il messaggio viene messo all’asta dall’agenzia francese Aguttes. L’acquirente potrà pagare la somma tramite Ethereum, una delle criptovalute più in voga, insieme ai Bitcoin. L’asta si svolgerà il 21 dicembre e Vodafone devolverà il ricavato della vendita all’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. “Il primo libro stampato, la prima telefonata, la prima email: tutte queste invenzioni hanno cambiato la nostra vita e la nostra comunicazione nel mondo. Questo primo sms ricevuto nel 1992 è una testimonianza storica del progresso umano e tecnologico. Ha trasmesso un messaggio di gioia, ‘Buon Natale'” ha detto Maximilien Aguttes, responsabile della casa d’aste. Il certificato Nft, in gergo token, garantirà la titolarità di una replica unica e dettagliata del primo messaggio mai trasmesso.

WhatsApp si aggiorna con l’anteprima dei messaggi audio. Con un aggiornamento di fine anno, Meta ha annunciato l’arrivo su WhatsApp della funzione per ascoltare un messaggio audio prima di inviarlo. Attraverso un breve video su Twitter, la compagnia già parte del gruppo Facebook, ha spiegato: “Questi non sono errori, queste sono prove. Ora puoi visualizzare in anteprima i tuoi messaggi vocali prima di premere invio”. Per utilizzare la funzione, sia su iPhone che Android, bisogna scaricare l’aggiornamento da App Store e Play Store. Fatto ciò, basterà cliccare sul pulsante del microfono in una chat di WhatsApp e farlo scorrere verso l’alto per bloccare la registrazione in vivavoce. Questo permetterà di vedere un pulsante di arresto e un cestino. Una volta fermata la registrazione, si potrà far partire l’audio per ascoltare il messaggio vocale prima di condividerlo con il destinatario.