Ora, davanti a Meloni, c’è la sfida più grande: difendere, se non incrementare, il proprio capitale reputazionale, costruito in anni di opposizione, senza farsi ‘logorare’ dalle dinamiche del potere.
L’attenzione e il sentiment nei confronti della neo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono in calo. Questo il dato emerso dall’analisi di Reputation Science sulla sua reputazione tra settembre e inizio febbraio. Nel periodo in esame, il trend delle conversazioni online che citano la premier è diminuzione. Peggiora anche il sentiment: a livello aggregato (news e Twitter), il 39% dei commenti è infatti negativo.
“Il web è spesso un termometro della società. I dati mettono in luce una dinamica solo parzialmente già vista con i due precedenti Presidenti del Consiglio – spiega il CEO di Reputation Science, Andrea Barchiesi –. Anche i Governi Conte e Draghi hanno goduto di una luna di miele, un periodo di forte apprezzamento sul web cominciato con il giuramento al Quirinale. Per Meloni abbiamo registrato un miglioramento del sentiment già dal 26 settembre, salvo poi rallentare in poco tempo. Una dinamica opposta rispetto a quella seguita dall’ex premier Draghi, la cui reputazione ha incontrato pochi ostacoli. Ora, davanti a Meloni, c’è la sfida più grande: difendere, se non incrementare, il proprio capitale reputazionale, costruito in anni di opposizione, senza farsi ‘logorare’ dalle dinamiche del potere. La strategia comunicativa che sceglierà di seguire, in questo contesto, avrà un peso fondamentale sulla reputazione sua e dell’intero esecutivo. Episodi come il caso Donzelli dimostrano infatti che il rischio reputazionale è sempre dietro l’angolo” conclude Barchiesi.
Cento giorni di Governo: Meloni più citata di Draghi, ma il trend è in discesa
Reputation Science, società leader in Italia nell’analisi e gestione della reputazione, monitora costantemente la web reputation di Giorgia Meloni dall’inizio della campagna elettorale. Tramite metodologie di web intelligence e sentiment analysis, la società co-fondata da Auro Palomba e Andrea Barchiesi ha analizzato il sentiment intorno alla nuova Presidente del Consiglio dei Ministri online nei suoi primi cento giorni di governo.
Tra le elezioni del 25 settembre e fine gennaio, Meloni è stata citata online 147 mila volte, risultando la più menzionata tra i leader politici italiani. Un primato netto, visto che il secondo politico più ‘chiacchierato’ in Rete è Matteo Salvini, fermo a 43 mila citazioni. La prima premier donna vince il confronto numerico anche con il proprio predecessore: nei suoi primi 100 giorni alla guida del Paese,Mario Draghi era stato citato 69 mila volte, con una distribuzione nel tempo tutt’altro che costante. Tuttavia, notano gli analisti di Reputation Science, la curva dell’ex governatore della Banca d’Italia, dopo i primi mesi di silenzio, aveva fatto segnare un’ascesa. Quella di Giorgia Meloni, al contrario, sembra invece aver intrapreso una parabola discendente rispetto alle primissime settimane di governo.
Il 39% dei contenuti ha sentiment negativo
Reputation Science analizza da agosto il sentiment intorno alla premier Giorgia Meloni. A livello aggregato, il sentiment è negativo al 39%: quasi quattro commenti su dieci presentano quindi critiche, più o meno feroci, all’indirizzo della Presidente del Consiglio. I commenti apertamente positivi rappresentano il 18% del totale, mentre la restante parte della torta è composta da contenuti dal tono neutro/informativo (44%) a scarso impatto reputazionale. La figura di Meloni risulta più divisiva rispetto a quella del suo predecessore: se si prendono in considerazione i primi 100 giorni di Governo, il sentiment delle conversazioni associate a Meloni è negativo al 32% e presenta critiche in aumento, mentre quello di Mario Draghi contava solo il 23% di negatività e un’incidenza maggiore di contenuti neutri o positivi.
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