Se stai cercando lavoro, vuoi cambiarlo oppure anche tenertelo stretto, i social network potrebbero essere il tuo più grande nemico. I reclutatoti delle aziende, infatti, prima di incontrarti daranno un’occhiata ai tuoi profili Facebook, Instagram, Twitter e Linkedin. E per un solo post potresti venire escluso a prescindere, tra decine o centinaia di candidati che magari hanno pure meno competenze di te. Di casi di chi perde il lavoro per un post ce ne sono a migliaia, solo alcuni fanno notizia, assicura Andrea Barchiesi, CEO e fondatore di Reputation Manager. «La “stretta di mano digitale” non è soggetta a dialettica: nessuno ti chiamerà per chiederti cosa intendevi dire in quel commento, o se sei davvero tu ad aver pubblicato quel contenuto. Semplicemente verrai escluso: le aziende hanno sempre meno tempo da investire in colloqui».
L’intervista di Andrea Barchiesi su Libero