Intesa Sanpaolo, Ferrari ed Eni. Tre aziende importanti e molto diverse fra loro, che tuttavia hanno un elemento in comune: si trovano tutte ai vertici di Top Brand Reputation, la classifica stilata da Reputation Manager che ha misurato la considerazione online in Italia di 218 aziende per il periodo gennaio-maggio 2024.
In particolare, l’istituto guidato da Carlo Messina ha conquistato la prima posizione con un punteggio di 64,88/100, grazie anche al fatto che la società, spiega Reputation Manager, «vanta la miglior app di banking al mondo per il secondo anno consecutivo, ha registrato utili pari a 7,7 miliardi di euro nel 2023 e ha confermato il target sopra gli 8 per l’anno in corso». Segue la Casa di Maranello, che ha ottenuto uno score di 64,19, «anche grazie al passaggio di Lewis Hamilton alla scuderia nel 2025, agli ottimi risultati finanziari, alla presentazione di nuove vetture e ai nuovi progetti di veicoli a idrogeno». Seguono Eni, al terzo posto, con 62,47 (merito degli utili del 2023, della «crescita del dividendo a seguito della riduzione degli investimenti nel piano 2024-2027» e dell’accordo con Ithaca Energy) e UniCredit, quarta, con 60,43 punti: l’istituto «ha registrato un utile record nel 2023» e «ha battuto le previsioni nel primo trimestre 2024».
L’osservatorio ha analizzato oltre 6,3 milioni di contenuti online
L’osservatorio di Reputation Manager prende in esame, per ogni azienda, l’identità digitale, i contenuti online e l’evoluzione storica, calcolando l’impatto reputazionale di ogni contenuto sulla base di un modello che valuta oltre 100 parametri. In questa edizione sono stati rilevati e analizzati oltre 6,3 milioni di contenuti online relativi alle aziende nel paniere.
Barchiesi: la reputazione ha cinque dimensioni
«La reputazione ha cinque dimensioni», ha spiegato a ItaliaOggi Andrea Barchiesi, fondatore e ceo di Reputation Manager. La prima è la performance («un’azienda che non fa risultato è fallimentare»), seguita dalla «linea di prodotti e servizi: ovvero quello che un’azienda produce» e dalle tematiche Esg, «che non sono solo ambiente, ma anche sociale e governance», ha sottolineato Barchiesi.
Fondamentali sono anche «la leadership e la figura guida, che è il manager di riferimento: vero portavoce dei valori di un’azienda». Dunque, «la reputazione non è una, ma è qualcosa di estremamente sfaccettato» e perché la propria reputazione sia forte un’azienda deve essere altrettanto «forte in tutte e cinque queste dimensioni», deve «ragionare in modo penta dimensionale, lavorando su ogni singolo aspetto in modo strategico».
L’articolo completo sulla nostra classifica, Top Brand Reputation, e l’intervista al nostro fondatore e CEO, Andrea Barchiesi, oggi su ItaliaOggi (cartaceo e online).